È solo questione di tempo: nelle strade di Monza si potrebbero aprire altre voragini. Gli addetti ai lavori ne sono certi: via Prina non è un caso isolato, dovuto alla fatalità. Molti dei 300 chilometri della rete fognaria cittadina sono stati realizzati diversi decenni fa e, ormai, sono vicini al collasso.
LEGGI Monza: via Prina resta chiusa per lavori almeno fino al 16 marzo
«L’età media delle condutture – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Marrazzo – è di 60-70 anni. Si tratta di opere di buona qualità che, però, sono aggredite dalla portata idraulica».
A San Biagio l’intervento di Brianzacque, la società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato nella Provincia di Monza, si sta prolungando proprio perché i tecnici, dopo aver monitorato altri tratti delle tubazioni e aver verificato che erano vicini a cedere, li stanno ripristinando.
Che le condizioni del reticolo fognario di Monza siano piuttosto critiche lo conferma il presidente di Brianzacque Enrico Boerci: «Stiamo predisponendo – spiega – un piano specifico di ispezione delle tubazioni che interesserà soprattutto il Centro e le zone limitrofe, dove le condutture sono più vecchie».
La tenuta delle fognature, precisa, è messa in pericolo non solo dall’anno di costruzione ma anche dalla mole del traffico: il passaggio dei veicoli, con le conseguenti vibrazioni provocate, erode la capacità di resistenza dei materiali che rischiano di spaccarsi in tempi più rapidi rispetto a quanto accade in vie meno battute.
Il cedimento, inoltre, viene favorito in caso di rotture che provocano la fuoriuscita dell’acqua che erode la terra sotto l’asfalto che, a sua volta, sprofonda. I monitoraggi, prosegue Boerci, non provocheranno il blocco del traffico in quanto verranno effettuati con telecamere e robottini che saranno infilati nei tubi attraverso i tombini.