F1, Gp del Belgio: prove libere, l’incognita Red Bull e il mercato piloti

Continua, nel venerdì di prove libere di Spa-Francorchamps, l’incognita Red Bull. Cos'è successo nel venerdì di Spa-Francorchamps.
F1, Gp del Belgio: prove libere del venerdì - Infografica Sara Colombo
F1, Gp del Belgio: prove libere del venerdì – Infografica Sara Colombo

Continua, nel venerdì di prove libere di Spa-Francorchamps, l’incognita Red Bull che, dopo la disfatta ungherese, dapprima si piazza in pole position con l’1:43.372 di Max Verstappen, poi scompare sul passo gara nel corso della seconda sessione. Il primo turno di prove libere del Belgio, infatti, si conclude con la prima posizione del Campione del Mondo olandese, in vantaggio per più di mezzo secondo sul primo degli avversari: il vincitore dell’ultimo Gran Premio in Ungheria, Oscar Piastri. In terza posizione c’è l’anglo-tailandese di Williams, Alexander Albon, seguito dalle due Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton e da Charles Leclerc. A dominare il secondo turno di libere sono invece le due McLaren, che con la prestazione del venerdì si riconfermano il più forte dei top team e favorite anche per lo storico ed imprevedibile GP del Belgio, che tra uno scroscio di pioggia e l’altro giungerà domenica alla sua 69esima edizione. Nella seconda sessione di prove libere è infatti il poleman dello scorso Gran Premio, Lando Norris, a dominare con un 1:42.260, seguito dal compagno di squadra Piastri, distante solo due decimi. Verstappen è terzo, davanti alle Ferrari di Leclerc e Carlos Sainz, brillante sulle simulazioni di gara.

F1, Gp del Belgio: le prove libere del venerdì

F1, Gp del Belgio: prove libere del venerdì - Infografica Sara Colombo
F1, Gp del Belgio: prove libere del venerdì – Infografica Sara Colombo

F1, Gp del Belgio: le notizie sul mercato piloti, il caso Sergio Perez

In un weekend inaugurato da notizie ufficiali (e indiscrezioni) sul mercato piloti, che vedranno dal 2025 sia la guida di Alpine, Esteban Ocon (dall’anno prossimo in Haas accanto ad Oliver Bearman), che il suo Team Principal, Bruno Famin, lasciare il team francese (in pista a Spa con una speciale livrea in occasione della premiere del film d’azione Deadpool & Wolverine), anche Sergio Perez giunge al fine della sua corsa-rincorsa. Con il Gran Premio del Belgio, infatti, scadranno i termini della sua clausola per mantenere o meno il proprio sedile in casa Red Bull. Settimo nella prima sessione di libere e nono nella seconda, per il messicano, sotto di 141 punti rispetto al compagno di squadra Verstappen, sarà impossibile recuperare in un solo weekend i punti richiesti dalla clausola presente sul suo contratto biennale rinnovato ad aprile, ovvero arrivare a metà stagione con un distacco inferiore a 100 punti dal compagno di squadra olandese. “Il suo destino è nelle sue mani”, ha commentato il team principal di Red Bull, Christian Horner.

Tra le varie incognite del GP del Belgio: sedile di Perez e condizioni meteo, che minacciano una pioggia che fin ora non si è ancora abbattuta sulle sessioni, c’è anche il comportamento delle gomme Pirelli. Complice il rifacimento di alcune parti del tracciato, infatti, gli pneumatici hanno rappresentato per i diversi team una grande incertezza. Tanto grip nelle parti del tracciato riasfaltate e poco in quelle vecchie, unite alla ghiaia particolarmente tagliente, alzata e portata in pista dalle vetture, hanno provocato numerose abrasioni sui battistrada delle monoposto.

F1, Gp del Belgio: le poche certezze, penalità e motori

Tra le poche certezze di questo GP si annoverano invece le gravose penalità (sempre della famiglia Red Bull): quelle inferte a Yuki Tsunoda e Verstappen. Il pilota giiapponese della Racing Bulls, partirà infatti dal fondo della griglia della gara di domenica, con circa sessanta posizioni di penalità per aver sostituito l’intera Power Unit, mentre il campione del Mondo olandese (per ora) ne dovrà scontare solo dieci per aver sostituito l’ICE, il motore endotermico. Si ricorda, infatti che la Power Unit di una Formula 1 (il “motore” dell’era ibrida) è composto da 6 parti, sostituibili nel corso di una stagione, anche se non illimitatamente: il motore termico (a combustione interna) ICE; il turbocompressore TC; il motore cinetico MGU-K; il motore che cattura energia proveniente dal calore MGU-H; la centralina elettronica CE e le batterie ES. Quando un pilota supera il numero limite di sostituzione di una delle componenti, nel caso di Verstappen si tratta infatti del quinto motore endotermico, subisce una penalità di 5 o 10 posizioni in griglia di partenza. Red Bull non esclude la sostituzione di ulteriori elementi se l’olandese non dovesse conquistare la pole position nelle qualifiche di sabato, partendo dunque dall’undicesima posizione nella gara di domenica.