Ciclismo: toga tricolore per Colnaghi Calissoni, trionfa anche nel campionato per avvocati

Laura Calissoni Colnaghi di Aicurzio protagonista gare di ciclismo su strada con in palio maglie tricolori del campionato forense.
Ciclismo Laura Colnaghi Calissoni prima a sinistra a Verona 2024
Ciclismo Laura Colnaghi Calissoni prima a sinistra a Verona 2024

Tra avvocati, magistrati e notai che a Verona si sono confrontati in due gare di ciclismo su strada con in palio maglie tricolori era presente anche Laura Calissoni Colnaghi di Aicurzio, laureata in giurisprudenza, donna dai nervi d’acciaio che abbina fatica e divertimento nello sport (nello sci di fondo con i colori del Gs I Camosci Seregno per i quali ha conquistato prestigiose vittorie anche in ambito internazionali) come nel lavoro quale presidente del Gruppo Carvico Spa (nel 2017 è stata insignita del titolo di cavaliere del lavoro della Repubblica dal presidente Mattarella).

Ciclismo: toga tricolore per Colnaghi Calissoni, le prove

Quest’anno il Campionato nazionale forense prevedeva due prove: una cronometro individuale su un percorso di 5 km prevalentemente in salita con il traguardo posizionato nella località Torricelle, al termine dell’erta inserita nel percorso del Campionato mondiale del 1999 vinto dallo spagnolo Oscar Freire. Quindi una prova in linea dove i concorrenti, dopo la partenza da piazza Bra proprio dinanzi all’Arena di Verona, dovevano proseguire su un circuito di 70 o di 54 km a seconda delle categorie. E proprio in questa gara la Calissoni si è classificata al terzo posto assoluto ma al primo nella categoria W8 prova. Nella crono individuale invece si è classificata al primo posto assoluto come in quello di categoria.

Ciclismo: toga tricolore per Colnaghi Calissoni, la passione nata come alternativa estiva allo sci nordico

La passione per la bici in Laura Colnaghi Calissoni è nata una ventina di anni fa. «A quei tempi praticavo lo sci nordico che ha una limitazione temporale ovvia. Ho così iniziato a fare sport aerobici d’estate quando non c’era la neve – ha spiegato – Poter praticare altre discipline di resistenza mi ha appassionato fin da subito. Ho così iniziato ad andare in bici apprezzando la possibilità di farlo con una certa semplicità ritagliandomi di volta, in volta tempi e spazi sempre più importanti».