Brianteo troppo costoso, il presidente Colombo vuole riportare il Monza calcio al Sada

Il nuovo Monza 1912 potrebbe tornare all’antico Sada e abbandonare il Brianteo: è l’ipotesi del presidente Colombo, che medita l’acquisto del vecchio stadio monzese per una ristrutturazione.
Le tribune del Sada con il busto del fondatore Gino Alfonso
Le tribune del Sada con il busto del fondatore Gino Alfonso Fabrizio Radaelli

Nei piani del nuovo Monza 1912 del presidente Nicola Colombo c’è il trasferimento armi e bagagli al Gino Alfonso Sada. Ma non in affitto, come è stato fino ad oggi per il Brianteo, bensì acquistando e ristrutturando lo storico impianto monzese: nuove vie d’accesso, nuovi parcheggi, nuovi ingressi con tornelli, nuove tribune. Un vero e proprio restauro che garantisca l’agibilità almeno sino alla Serie B (almeno dieci mila posti, ma ci sono le deroghe, anche perché oggi il Sada ne contiene duemila), che poi sarebbe il vero obiettivo della società biancorossa.

La nuova casa del Monza però sarebbe da condividere con Juvenilia e Fiammamonza, con le quali il club di via Ragazzi del ’99 ha avviato ad inizio stagione un’importante collaborazione a livello di accademia calcio e che sembrano ben disposte all’idea. E poi, quando si parla di Fiammamonza, non può che tornare alla mente il progetto sottoposto qualche tempo fa al comune dalla società di calcio femminile per il restauro del medesimo impianto, con un parcheggio più ampio e campi in sintetico per accogliere le varie attività. Pensiero poi tramontato per i soliti motivi. Oggi, la forza economica di Colombo potrebbe convincere diversamente il comune, che avrebbe dimostrato (condizionale d’obbligo, ma tendente al presente) interesse per l’iniziativa.

Come se non bastasse, Colombo potrebbe far valere anche competenze ed esperienze del proprio gruppo industriale: sfogliando nella rosa delle aziende collegate ce ne sarebbe una recentemente impegnata nel cantiere per l’avvicinamento delle curve al terreno di gioco dello stadio Rigamonti di Brescia. Davvero un bel biglietto da visita da mettere sul tavolo della trattativa con il comune. L’abbandono al Brianteo costerebbe qualcosina in termini di affezione, ma in quanto a costi (mastodontici anche solo per la gestione, figuriamoci per gli indispensabili lavori di adeguamento per la sicurezza) e sproporzione rispetto alle attuali necessità è veramente fuori luogo. Intanto la società continua nel processo di avvicinamento ai tifosi: giovedì scorso, il presidente ed il fantasista Andrea D’Errico sono stati ospiti del Monza Club Libertà per una serata in compagnia.

Il numero dieci ha escluso ogni possibilità di partenza («Ci sono richieste, ma io non vado da nessuna parte: Monza è casa mia»), mentre il primo tifoso ha garantito l’arrivo di rinforzi importanti, confermati anche dal direttore sportivo Filippo Antonelli: «Prima di comprare (nel mirino un difensore ed un centrocampista) dobbiamo far uscire qualcuno. Fumana è già alla Pro Settimo, Ientile potrebbe andare al Pontisola, Pontiggia ha diverse richieste e accontenteremo anche Scavetta e Monguzzi; tutti in prestito, perché sono ragazzi in cui crediamo. In settimana invece abbiamo chiuso la porta al Piacenza per Soragna».