Autodromo di Monza, ecco il nuovo asfalto: non era mai stato rifatto del tutto in 102 anni

Ora l'impianto è pronto ad accogliere i 300 mila spettatori attesi per il Gran Premio il 1settembre. E a sottolineare un momento che storico lo è davvero come pochi, è arrivato anche Matteo Salvini

Sono passati sette mesi da quando il ministro per le infrastrutture Matteo Salvini insieme al presidente di AcItalia Angelo Sticchi Damiani avevano dato lo scenografico via alla prima tranche d’interventi per rinnovare l’Autodromo Nazionale di Monza. “A distanza di quell’8 gennaio sono molto soddisfatto per quanto è stato fatto. Promessa mantenuta” sono state le prime parole del membro autorevole del Governo. “Dopotutto Monza è la Formula 1, e la Formula 1 non può fare a meno di Monza” ha scandito a chiare lettere Salvini, a voler confermare l’intenzione della sua parte politica di fare tutto il possibile per sostenere l’Autodromo lombardo. 

Tornando allo stato attuale, a poco meno di un mese dal grande giorno, in effetti da giovedì scorso la pista stradale è tornata agibile per poter accogliere le varie categorie che solitamente corrono a Monza. “Un lavoro lungo e impegnativo, non senza problemi – ha sottolineato il numero uno di AcItalia – perché se è vero che questi giorni sono caldi e afosi, per buona parte dei mesi scorsi siamo stato inondati da piogge continue che hanno rallentato il cronoprogramma dei lavori”. Tuttavia quello che conta era il risultato e, a detta dei piloti che in questo inizio agosto stanno girando sullo stradale, l’asfalto è di prima qualità. Così come la stessa Federazione in un recente sopralluogo ha potuto certificarlo di persona.

Autodromo di Monza, ecco il nuovo asfalto: investimenti per oltre 30 milioni di euro

Fra i punti toccati si è fatta anche una mano di conti, fra l’altro di soldi pubblici, che sono costati fìno ad oggi i lavori. Fra riasfaltatura della pista, l’allargamento di tre sottopassi e la creazione di uno nuovo all’altezza dell’entrata di Vedano, si sono superati abbondantemente i trenta milioni di euro. “Va rimarcato che quando si era iniziato a ipotizzare questo tipo d’interventi eravamo nel 2019 – sottolinea Sticchi – e da quel momento in poi sono accaduti alcuni fatti, pandemia compresa, che hanno contribuito nostro malgrado a cambiare le carte in tavola. Per cui ci siamo trovati con un aumento del 40% del costo preventivato”. Per il futuro si prospettano altri interventi e in questo senso il sindaco di Monza Paolo Pilotto, nonché presidente del Consorzio che gestisce il Parco e l’Autodromo, ha ribadito un concetto a lui chiaro: “Da parte nostra c’è e ci sarà sempre la massima collaborazione. Ma sempre dentro le regole e le leggi». Aggiungendo, per sottolineare il momento attuale: «Quella di oggi è la dimostrazione della capacità tutta italiana di raggiungere gli obiettivi lavorando di concerto fra istituzioni che si rispettano e non si fanno la guerra”.

Sul futuro dei lavori che riguarderanno il paddock e parte delle tribune i vari soggetti interessati hanno confermato come l’iter per l’approvazione dei progetti sia già partito da tempo ma che, per ora, ci siano ancora da definire le metodologie d’intervento e i materiali da utilizzare. Oltre che, sempre riferendosi al variare della parte economica, la stessa valutazione costi è ancora da capire bene.  

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Due parole infine sull’imminente Gran Premio d’Italia del primo settembre che si sta avvicinando al tutto esaurito per la domenica della gara, per cui si ipotizza di superare anche quest’anno i trecentomila spettatori totali, pur restando al momento ancora disponibili tagliandi per le tribune più economiche. Mentre sul fronte della fondamentale trattativa per il rinnovo dell’accordo con Liberty Media per il futuro della Formula 1 in Italia, Monza così come Imola, si sia purtroppo ancora lontani da una definizione positiva.