Vimercate: Vicus mercati è storiaUn marchio di qualità al mercato

Vimercate – Ha origini lontanissime. A suggerirlo basta il nome della città, che agli inizi dell’ottavo secolo suonava, significativamente, Vicus Mercati. Solo un secolo più tardi si ha notizia dell’esistenza del mercato cittadino, ai tempi dei Carolingi. Il venerdì era deputato a scambi, baratti e compravendite, giorno che nell’agenda della città è tutt’ora riservato alle bancarelle in pieno centro storico. In breve, il mercato settimanale è candidato più che meritevole a essere inserito nell’elenco regionale dei mercati “a valenza storica di tradizione”, come da richiesta della giunta, approvata nella seduta di lunedì.

“Abbiamo avviato la procedura per ottenere questo riconoscimento significativo di per sé ma soprattutto in vista dell’accesso ai bandi che di tanto in tanto Regione pubblica e riserva a questo tipo di mercati –ha detto l’assessore al commercio Angelo Villa- Si aprono così possibilità per ottenere supporto economico allo sviluppo del tessuto commerciale della città”. Regione Lombardia ha stabilito i requisiti e le modalità per il riconoscimento dei mercati, la classificazione impone che la valenza storica di tradizione sia assegnata a mercati con origine attestata e documentabile risalente ad almeno cento anni dal momento di richiesta di riconoscimento. Requisito che la realtà commerciale cittadina soddisfa appieno.

Entra nello specifico Antonio Colombo, storico portavoce degli operatori del mercato del venerdì: “Da qualche tempo avevo suggerito al Comune di intraprendere questa richiesta di riconoscimento. Considerata la sua storia, il mercato di Vimercate ha la possibilità di entrare addirittura in un elenco più ristretto, di particolare pregio. Il contributo per il quale l’amministrazione presenterà istanza nel corso del 2010 servirà per il progetto di completamento delle colonnine per l’energia elettrica, nell’ultimo tratto di via De Castillia-via Ponti e per la segnaletica orizzontale che delimita le piazzole in concessione ai singoli operatori. Abbiamo anche chiesto di inserire la creazione di pannelli informativi della storia del mercato cittadino”.

Per parte sua, l’amministrazione specifica di voler raggiungere un obiettivo molteplice: difendere e sostenere il patrimonio storico, culturale, sociale ed economico costituito dai luoghi storici del commercio; contribuire alla difesa dell’identità commerciale delle aree urbane di antica formazione; favorire una piena convergenza e integrazione operativa degli strumenti e delle programmazioni regionali e locali in materia di urbanistica e territorio, agricoltura, artigianato, beni e attività culturali, marketing territoriale, turismo, attraverso una politica di valorizzazione dei luoghi storici del commercio; sostenere la nascita di iniziative locali finalizzate a tutelare il patrimonio rappresentato dalle testimonianze storiche del commercio.
Anna Prada