Vimercate, scarichi nel MolgoraAltri due stop al depuratore

Vimercate – Depuratore comunale in difficoltà, per due volte, nel corso dell’ultimo mese. In entrambi gli episodi, l’impianto di via delle Industrie ha patito la presenza in eccesso di azoto, proveniente da scarichi esterni, che ha ridotto significativamente la capacità di depurazione della vasca batterica. Il funzionamento del sistema è stato ripristinato nell’arco delle quarantotto ore ma resta l’allarme per la recidiva di un’anomalia che potrebbe far pensare a qualche comportamento non a norma, in quanto a scarico in fognatura, che si protrarrebbe nel tempo. BrianzAcque, società gestore del depuratore, ha avviato una serie di controlli a tappeto per comprendere le cause dell’accaduto.

I primi a finire sotto esame sono gli scarichi produttivi, dunque le ditte della zona. A fine febbraio zinco in eccesso era finito direttamente dalle vasche del depuratore nelle acque del Molgora, anche in questo caso si è trattato di una sostanza immessa nell’impianto dall’esterno, “non sappiamo se questo episodio possa essere correlato con gli altri due accaduti più recentemente, ma certamente tutti questi fatti si pongono in un contesto di anomalia che va chiarito”, ha spiegato Enrico Mariani, direttore tecnico del settore depurazione di Brianzacque. Ben più grave fu il blocco totale dell’impianto accaduto tre anni fa, quando gli scarichi provenienti da un’azienda vimercatese aveva mandato in tilt la depurazione.

Tornando alla cronaca più recente, Mariani ha spiegato che “nell’ultimo mese siamo dovuti intervenire qui in via delle Industrie già due volte con il reinoculo di fanghi, provvisti di batteri attivi e prelevati da altri impianti, per riattivare il processo di depurazione. È un’operazione che ha un costo anche economico e in ogni caso ci sorprende il verificarsi a più riprese di questa situazione con una tempistica così ravvicinata”.

Il parametro che le vasche non riuscivano più a ridurre è l’azoto, “ma questo elemento da solo non ci dice molto di più sul tipo di scarico che può averlo introdotto nell’impianto –ha proseguito il direttore- In entrambi gli episodi, il processo depurativo è apparso seriamente inibito, con il correlato decadimento di prestazione dell’impianto, frangente che è già occorso in passato in presenza di problematiche più gravi. In 48 ore la situazione è stata ripristinata, e nessun danno irreversibile è stato causato all’ecosistema del Molgora, ma il ripetersi di questi episodi non è un buon segno. Sta succedendo qualcosa che compromette l’efficienza del depuratore e stiamo lavorando per individuare le cause. Stiamo approfondendo le indagini per capire se è possibile correlare quanto accaduto con qualche tipologia di scarico, a partire dagli scarichi produttivi”.
Anna Prada