Vimercate, gli clonano l’identitàe poi fanno truffe su internet

Vimercate, gli clonano l’identitàe poi fanno truffe su internet

Vimercate – La sua unica colpa? Aver perso i documenti d’identità ed essersene accorto con un mese di ritardo. Un mese che per un abile truffatore è stato sufficiente a raggranellare un bottino di qualche migliaio di euro. È per questa svista, infatti, che un 45enne vimercatese, sposato e muratore, si è trovato a dover rispondere di una decina di truffe messe a segno su internet da uno sconosciuto privo di scrupoli che si è impossessato della sua identità vendendo poi a suo nome finti telefoni, computer e televisori un po’ in tutta Italia. Merce che è stata pagata dagli ignari acquirenti, naturalmente senza essere mai recapitata. Le responsabilità? Tutte a carico di quel vimercatese, in teoria. La vicenda è ora a conoscenza della caserma dei carabinieri di Vimercate, presso la quale lo sfortunato muratore ha sporto denuncia di smarrimento quando, diretto in posta per ritirare un pacco, si è accorto della perdita. Il pasticcio però era già avvenuto. La ricostruzione della vicenda non è stata difficile per i carabinieri, sebbene l’identità del truffatore sia ancora un mistero. Lo sconosciuto, entrato in possesso dei documenti del vimercatese, ha aperto un conto post pay presso un ufficio postale della provincia di Milano attraverso il quale si faceva pagare la merce messa in vendita su siti di e-commerce come E-bay. Un telefonino Nokia da 250 euro, un computer e altri oggetti tecnologici naturalmente mai esistiti. A corredo degli annunci e a garanzia di serietà e trasparenza, le proprie generalità e il numero di telefono (che poi erano quelli del muratore). Per non parlare dei prezzi, decisamente competitivi, che allettavano come specchietti per le allodole gli appetiti degli appassionati di tecnologia. Un sistema perfetto, in somma, che ha consentito al truffatore di racimolare circa 4 mila euro nel giro di 3 o 4 settimane, ovvero prima che il legittimo titolare dell’identità rubata si accorgesse dello smarrimento e lo denunciasse ai carabinieri. Correndo in rete, i “bidoni” sono arrivati fino a Caltanissetta, coinvolgendo in tutto una decina di persone. Nelle mani degli investigatori, non ci sono molti elementi, solo una copia di quella carta d’identità contraffatta, fotocopiata dalle poste in occasione dell’apertura del conto: i dati anagrafici sono naturalmente quelli del muratore vimercatese, ma la fotografia è quella del colpevole, un uomo sui 40-45 anni, moro, con i capelli corti. E questi sono gli unici elementi a disposizione delle forze dell’ordine per risalire, magari aiutati da un colpo di fortuna, al truffatore misterioso.
Valeria Pinoia