Vimercate, demolizioni al Salaino«Un atto di forza e illegittimo»

Vimercate, demolizioni al Salaino«Un atto di forza e illegittimo»

Vimercate – Illegittimo. Un atto di forza che ha superato i margini di azione permessi dalla normativa e che porrebbe Palazzo Trotti dalla parte del torto. Al punto da configurare l’ipotesi di una richiesta di risarcimento danni, “che potrebbe attestarsi attorno ai 30mila euro”. Così sostiene l’avvocato Carmelo Oliverio, con studio a Monza, legale incaricato dai proprietari del terreno di via del Salaino, a Oreno, dove da dieci giorni a questa parte sono attive le ruspe per la demolizione di alcuni fabbricati abusivi. Dopo l’esordio all’insegna di una relativa calma, complice l’ampio spiegamento di forze dell’ordine che ha accompagnato il primo ingresso delle ruspe, negli ultimi giorni la tensione è cresciuta con qualche episodio di acceso contrasto verbale tra i nomadi e i tecnici del Comune.

A presidiare i lavori sono comunque rimasti agenti di polizia locale. Giovedì mattina, a Milano, come previsto in agenda, al Tribunale amministrativo regionale è stata discussa la richiesta di sospensiva sull’ordinanza emessa dal Comune, ormai superata dai fatti. “Abbiamo chiesto comunque che la sospensiva venga concessa, perché i lavori di demolizione stanno durando da giorni e potrebbe essere ancora possibile fermarli. Il pronunciamento avverrà martedì 13 aprile –cioè oggi, ha spiegato l’avvocato- Abbiamo inoltre sollevato una pronuncia di illegittimità rispetto all’operato del Comune, impugnando l’ordinanza emessa dal dirigente. Credo abbiamo buone possibilità di vincere. Posto che il Comune è chiaramente nel diritto di procedere qualora ritenga di ravvisare abusi edilizi, la legge prevede che dapprima venga emessa un’ordinanza di demolizione e ripristino dei luoghi, da ottemperare entro 90 giorni. Qualora questa ottemperanza manchi, si procede con un’ordinanza di sgombero, e altri quindici giorni per l’esecuzione. In questo frangente, il dirigente ha disposto soltanto un’ordinanza di sgombero, che è stata immediatamente eseguita. Non è legittimo”.

A parere del legale sarebbero anche altri i segnali che mostrerebbero un colpevole eccesso di zelo da parte del Comune. “Nonostante il pronunciamento del Tar fosse imminente, e nonostante i miei ripetuti fax inviati in Comune e gli incontri con il dirigente competente, questo stesso dirigente è rimasto irremovibile nella decisione di dare il via alla demolizione –ha proseguito Oliverio- Faccio inoltre notare che martedì mattina, senza attendere il sopraggiungere dei proprietari, sono stati comunque aperti i cancelli, creando anche qualche danno”.
Anna Prada