Vimercate, c’è zinco nel MolgoraSegnalazione dell’Arpa in Procura

Vimercate – Una quantità di zinco superiore a quanto stabilito dalla normativa è finita nel Molgora direttamente dal depuratore comunale di via delle Industrie, al confine con Burago. È accaduto il 23 febbraio scorso. I parametri sono stati superati di poco e in ogni caso l’episodio è rientrato rapidamente senza causare alcun aggravio per l’efficienza dell’impianto e per l’ecosistema del torrente. A indagare sull’accaduto è la Procura di Monza che ha aperto un fascicolo a carico di Brianzacque, gestore del depuratore cittadino, su segnalazione che Arpa, l’associazione regionale per la protezione dell’ambiente, ha attivato d’ufficio.

La magistratura ora dovrà valutare se archiviare l’inchiesta o approfondire le indagini, “e per quanto ci riguarda forniremo tutta la documentazione necessaria a chiarire l’accaduto, siamo tranquillissimi in proposito”, ha spiegato Enrico Mariani, direttore tecnico del settore depurazione di Brianzacque. Da Arpa le circostanze dell’accertamento. “Si è trattato di un campione raccolto sulle 24 ore nell’ambito della campagna di controlli che effettuiamo per sei volte all’anno, come prescrive la normativa. Lo zinco in questione non è stato prodotto dal depuratore ma introdotto dalla fognatura, veniva dunque dall’esterno, impossibile dire se da uno scarico aziendale o da quanto immesso in un tombino. In ogni caso, si tratta di un episodio di rilevanza più che contenuta che abbiamo dovuto comunque segnalare, per legge alla magistratura. Aggiungo che nella storia del depuratore di Vimercate questo episodio appare singolo e isolato”.

Di analogo tenore le ricostruzioni di Brianzacque. “Si tratta certamente di un fatto spiacevole, soprattutto per la trafila che comporta –ha aggiunto Mariani- Siamo comunque certi di poter chiarire l’accaduto e la nostra disponibilità in questa direzione è piena. Per quanto concerne l’episodio, Arpa ha rilevato un lieve superamento del limite dello zinco in un campione in uscita dal depuratore. La notizia dell’informazione resa, per legge, all’autorità giudiziaria ci è stata inoltrata da Arpa il 22 aprile. A oggi noi non abbiamo alcuna informazione diretta dalla Procura”.

Guardando al funzionamento del depuratore, il tecnico ha spiegato che “lo zinco è una sostanza che noi non usiamo come trattamento, perciò può essere finito nel depuratore solo da fonte esterna. È un parametro che finora non abbiamo mai rilevato, un’anomali che ci lascia perplessi. Si può ipotizzare che sia entrato nel depuratore insieme ai liquami provenienti dalla fognatura pubblica, che una parte si sia diluita in acqua e che il resto sia finito nel Molgora. In ogni caso –ha concluso Mariani- L’efficienza dell’impianto di depurazione non ha in alcun modo sentito dell’anomala presenza di zinco, superiore peraltro di pochissimo rispetto alla soglia fissata dalla normativa”.
Anna Prada