Ville aperte conta 19.000 visitatoriE la Reale apre altre tre volte

Ville aperte conta 19.000 visitatoriE la Reale apre altre tre volte

Monza – Ville aperte ha fatto il botto: domenica le sessantuno tra antiche dimore, chiese e parchi della Brianza hanno attirato 18.855 persone, circa cinquemila in più rispetto al 2009. Sono numeri da capogiro quelli snocciolati dagli organizzatori della manifestazione promossa dalla Provincia: il cancello della Villa reale è stato varcato da 1.635 persone e, per consentire di esaudire altre prenotazioni le visite proseguiranno il 3, 10, 17 e 24 ottobre.

Domenica il pubblico ha potuto ammirare anche l’ala sud del palazzo: la linea dell’amministrazione comunale, infatti, ha avuto la meglio sulla rigidità di Pietro Petraroia, il direttore del Consorzio per la gestione dell’ex reggia, che avrebbe voluto tenere chiusa quella parte del complesso che non rispetta le normative sulla sicurezza. «Ci siamo assunti le nostre responsabilità – afferma l’assessore monzese Pier Franco Maffè – del resto è quello che facciamo per consentire al Monza calcio di giocare al Brianteo. Alcuni interventi richiesti dal direttore non sono stati effettuati di proposito durante il restauro in quanto avrebbero rovinato le stanze». «Assieme alla sicurezza occorre garantire il buon senso – commenta Maffè – ci sembra che aprire la Villa sia il modo più intelligente per utilizzare il nostro patrimonio storico e per rendere accessibile un bene recuperato con i soldi di tutti».

Con la reggia sono stati presi d’assalto le dimore di Vimercate: Palazzo Trotti, Villa Sottocasa, il Casino di caccia e Villa Gallarati Scotti che hanno registrato 2.807 ingressi. Il pubblico ha accolto positivamente anche le novità dell’edizione 2010: Villa Bagatti Valsecchi di Varedo ha accolto 966 persone, la Centrale Esterle di Cornate d’Adda 738 e Villa Zari di Briosco 550. Un successo annunciato quello raccolto dall’apertura straordinaria della torre longobarda e del cantiere della cappella degli Zavattari, in occasione delle Giornate europee del patrimonio e di quelle regionali di «Fai il pieno di cultura». Un week end, quello appena trascorso, che ha portato in duomo decine e decine di visitatori, attirati dalla possibilità di ammirare una delle pochissime testimonianze longobarde perfettamente intatte. Ma la vera attrazione quest’anno era la cappella di Teodolina, nascosta dai teli del cantiere del restauro, ed eccezionalmente aperta al pubblico.

«È stato emozionante e incredibile poter vedere così da vicino i volti dei personaggi del ciclo degli Zavattari, lo sguardo della regina, i visi degli uomini e delle donne della corte e poi i dettagli della natura». «Mai prima d’ora avevamo avuto la possibilità di ammirare anche gli affreschi della cupola». «Davvero un’esperienza emozionante». Sono solo alcuni dei commenti che hanno lasciato i visitatori al termine della visita. Grande affluenza anche per la torre longobarda, rimasta aperta per due giorni. Guide esperte hanno condotto i visitatori alla scoperta della più antica costruzione longobarda presente in città, una delle più importanti e meglio conservate dell’intera regione. Tutto esaurito per entrambe le attrazioni, segno del grandissimo interesse che l’arte e la cultura sanno suscitare. Un’occasione che non tutti hanno potuto però cogliere, era necessario infatti prenotare la propria visita per poter accedere al cantiere e alla torre. Difficile (ma si spera non impossibile) che la Fondazione Gaiani, che ha organizzato l’evento, riapra di nuovo le porte del cantiere. Non resta quindi che sperare di poter ammirare di nuovo la città dall’alto della torre.
Monica Bonalumi e Sarah Valtolina