Villasanta, ore contate per l’hotelDue piani in più all’area Nord

Villasanta, ore contate per l’hotelDue piani in più all’area Nord

Villasanta – Dovrebbe partire a breve l’ingiunzione di demolizione del Comune, nei confronti di Villasanta Village, la società immobiliare legata alla Gimal di Vimercate che sta realizzando un progetto sulle aree a Nord di via Fieramosca a Villasanta. Il documento impone sostanzialmente di demolire gli ultimi due piani dell’hotel in costruzione, già parzialmente realizzati anche se la convenzione che li autorizza non è mai stata siglata dall’operatore. Sono infatti scaduti il 28 febbraio i tempi dell’ordinanza sospensiva del sindaco che colpì il cantiere qualche settimana fa, con l’accusa di un abuso edilizio relativo proprio a quei due piani supplementari. In realtà, la variante era già stata autorizzata dal consiglio comunale che, nell’aprile 2009, aveva detto sì all’incremento dell’altezza dell’hotel in cambio di una riduzione di volumi in altre parti del progetto. Un accordo, di fatto, c’era, ma quella convenzione, un documento scritto che dovevano firmare entrambe le parti e che doveva essere alla base della concessione, è rimasto in bianco.

Per questo era scattata l’ordinanza sospensiva che lasciava all’operatore 45 giorni per scegliere tra due alternative: abbattere i due piani o firmare la convenzione che legalmente spianava la strada al progetto. Una convenzione che comunque impegnava Villasanta Village anche a versare 400mila euro a compensazione dell’innalzamento dell’albergo. La risposta dell’operatore pare non sia arrivata e ora il Comune sta decidendo il da farsi.
Ufficialmente, l’assessore alla partita Cristiano Crippa ha dichiarato: “non posso confermare nulla a proposito di un0ingiunzione di demolizione. Stiamo compiendo le valutazioni del caso”. Sorpresa apparente da parte dei vertici della Gimal. L’architetto Osvaldo De Martin, che sta seguendo il progetto, si è detto “all’oscuro di questa ingiunzione. Avevamo scelto una posizione concordataria e avevamo affidato l’incarico al nostro legale. Ora non ricordo i termini di scadenza, ma se davvero sono sorti problemi non capisco come sia potuto accadere”.

Se l’ingiunzione verrà notificata, il privato potrebbe davvero dover demolire due piani dell’hotel, ma la sensazione è che si troverà un’altra via. In effetti un indirizzo da parte del consiglio comunale è stato comunque formalizzato. Le regole però devono essere rispettate. Non è escluso che le parti arrivino a una soluzione che non sia l’abbattimento. In tal caso il primo passo dovrebbe essere la sottoscrizione di una convenzione e l’erogazione da parte dell’operatore della prima rata di quei 400mila euro che ammonterebbe a 50mila circa.
Valeria Pinoia