Villa reale, protesta da NapolitanoDa Dorfles alla Hack per salvarla

Villa reale, protesta da NapolitanoDa Dorfles alla Hack per salvarla

Monza – Arriveranno a parlare di Villa reale con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il comitato “La villa reale è anche mia” che negli ultimi mesi ha raccolto oltre 11 mila firme di protesta per dire no al bando di gara per il recupero della reggia arciducale, ha tutta l’intenzione di salire al Quirinale per portare all’attenzione del presidente della repubblica “il caso di Villa reale”. «Abbiamo inoltrato la richiesta di un incontro nei giorni scorsi – spiega la portavoce Bianca Montrasio – e attendiamo di sapere quando potremo essere ricevuti. Da mesi diciamo no ad un bando che di fatto privatizza un bene pubblico come la villa Reale di Monza».

Cultura in difesa – A sostenere la petizione in questi mesi ci sono stati molti personaggi del mondo della politica, dell’arte, della cultura. Il primo firmatario è stato il fotografo Oliviero Toscani che in villa ha presentato il suo progetto “Nuovo paesaggio italiano” per denunciare le brutture d’Italia, poi è stata la volta di Walter Veltroni che ha chiesto a Regione Lombardia e al presidente Formigoni di «ritirare il bando». Dal mondo dell’arte arriva il sostegno dell’attore e regista monzese Elio De Capitani, raggiunto telefonicamente a Napoli: «Al di là dei contenuti dell’appello che ho sottoscritto penso che le cose non siano state fatte con l’attenzione e il rispetto che i cittadini di Monza meritano. Questa frettolosa corsa alla privatizzazione insinua il sospetto che anche in Regione siano coscienti che non si stia facendo una bella cosa. In fondo le belle cose si sbandierano, qui invece si tace».

Trincea al Pirellone – Anche Giulio Cavalli, attore, scrittore, regista e consigliere regionale dell’Italia dei valori dice la sua sulla villa di Monza: «In regione ho seguito la vicenda fin dall’inizio. Abbiamo chiesto di accedere ai dati, abbiamo ricevuto come risposta solo una difesa della privatizzazione che per me è inaccettabile. Noi crediamo alla difesa del territorio e se c’è bisogno di svendere per far cassa non si può certo cominciare dai gioielli. Quando penso al degrado della villa penso anche a quanto è costata la nuova sede di Regione Lombardia. In fondo è tutta una questione di priorità».

Firme illustri – Tra le firme illustri anche quella dell’attrice Lella Costa che «spera di tutto cuore che questa azione civile e civica dia buoni frutti», l’architetto Cini Boeri che «sostiene con energia l’appello per la villa reale di Monza», il critico cinema-tografico Gianni Canova che «difende il valore pubblico di Villa Reale». Tra le ultime firme raccolte anche quella di Gillo Dorfles, critico e filosofo italiano, Don Ciotti, Don Andrea Gallo, Natalia Aspesi, Margherita Hack e Marco Dezzi Bardeschi, teorico del restauro.
Rosella Redaelli