«Vilipendio della magistratura»Berlusconi indagato, atti a Monza

Vilipendio della magistratura: un fascicolo contro il premier Silvio Berlusconi, dopo l'esposto di un cittadino, secondo l'edizione on-line de «Il Fatto Quotidiano» sarebbe stato trasmesso dal pm del tribunale di Modena Enrico Stefani alla procura di Monza.
«Vilipendio della magistratura»Berlusconi indagato, atti a Monza

Monza – Vilipendio della magistratura, un reato perseguito dall’articolo 209 del codice penale. E’ l’oggetto di un fascicolo contro il premier Silvio Berlusconi, iscritto nel registro degli indagati dopo un esposto di un cittadino, che – secondo l’edizione on-line de «Il Fatto Quotidiano» – sarebbe stato trasmesso dal pm del tribunale di Modena Enrico Stefani alla procura di Monza.

Sul sito internet del quotidiano si legge che sarebbero diversi gli esposti presentati nei confronti del presidente del Consiglio, tra i quali uno di un venditore ambulante modenese che sulla testata ha spiegato i motivi della sua decisione di rivolgersi all’autorità giudiziaria: «Mi sono detto che se un altro cittadino avesse detto le stesse frasi pronunciate dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sarebbe stato subito arrestato. Penso che la legge deve essere uguale per tutti e mi auguro che ora la magistratura prenda in esame la segnalazione».

Gli atti dell’indagine sarebbero stati trasmessi  alla Procura di Monza, che ha la competenza territoriale sull’indagine in quanto è il distretto giudiziario dove Berlusconi ha la residenza. Nell’esposto sono citate le frasi con cui il premier, in diversi occasioni, ha attaccato la magistratura: dalle toghe rosse, ai giudici comunisti, da talebani a eversori passando per cancro da estirpare e associazione per delinquere.

Ora la Procura di Monza dovrebbe stabilire se archiviare la denuncia o se le dichiarazioni del Presidente del Consiglio siano passibili di indagini: in quest’ultimo caso gli inquirenti dovranno richiedere l’autorizzazione a procedere al Ministro della Giustizia.
r.m.