Via Valassina, decibel a rafficaMa l’Anas è sempre più sorda

Lissone – I residenti di via Valassina hanno un problema: quello dei decibel. Il sindaco Ambrogio Fossati ne è consapevole e alza il tiro: “Sono almeno 15 anni che scriviamo all’Anas ma se ne sbatte…”. Difficile dunque che a breve i lissonesi che hanno casa in via Valassina riescano a trovare pace o, almeno, a conquistare le barriere antirumore.

In aula consiliare, venerdì 30 ottobre, la problematica è emersa da una comunicazione del consigliere de Il Listone, Roberto Beretta che ha riportato le segnalazioni dei residenti che non ce la fanno più a sopportare il rumore derivante dal traffico della Valassina, per altro aumentato col passare degli anni. Più auto, più mezzi pesanti, più rumore, sempre meno sonni tranquilli dei lissonesi che, finestre chiuse, non trovano sonno. “La gente davanti alla Valassina non vive più- afferma Roberto Beretta- ed attende le barriere antirumore e chiedo al Comune di Lissone di adoperarsi per effettuare le misurazioni fonometriche per capire se il livello di guardia viene superato”.

Una problematiche annosa, fa sapere il sindaco Ambrogio Fossati che da tempo chiede l’intervento all’Anas. Senza aver ottenuto risposte. “Sono consapevole dei problemi che vivono questi abitanti, ma non otteniamo risposte. La situazione, purtroppo, credo che col passare degli anni sia davvero peggiorata”. Rumore e aria irrespirabile: ecco cosa lamentano da tempo i residenti vicini alla superstrada.

L’allarme per la salute di questi lissonesi è ritornato a bussare alle porte di Comune e Anas. Le responsabilità sono chiare, ma l’attesa non porta a nulla di buono. Anzi, molti di coloro che risiedono in via Valassina si sentono ormai “prigionieri in casa”: aprire le finestre significa rumore e smog a livelli ormai insostenibili. E per questo chiedono a chi di dovere di porre una significativa soluzione.
Elisabetta Pioltelli