Verano, Nespoli illustra la nuovamissione: nello spazio a dicembre

Verano, Nespoli illustra la nuovamissione: nello spazio a dicembre

Verano – La «Fondazione Renzo Conti» di Oggiono ha fatto davvero un bel regalo l’altra sera al folto pubblico che si è dato appuntamento nel «PalaOratorio» con l’astronauta Paolo Nespoli, già insignito del «Premio Marco d’Oggiono 2009» e tornato ospite di una partecipatissima serata, a pochi mesi ormai dal suo nuovo viaggio nello spazio. La «Fondazione Conti» ha preparato l’evento con numerosi collaboratori tra cui il gruppo astrofili «Deep Space Lecco», l’«Isaa» e l’«Ari Erba». Inoltre, collaboreranno alle successive tappe del progetto educativo i quattro giovani a loro volta già premiati dalla «Fondazione Conti» nel 2006, che cureranno un avveniristico collegamento con lo spazio: si tratta dell’oggionese Alessio Sangalli, di Riccardo Rodella di Molteno, Pierluigi Fumi e Giampietro Ferrario di Dolzago. L’astronauta varanese lascerà la Terra il 10 dicembre prossimo e stabilirà un contatto radio col «PalaOratorio»di Oggiono in una data prestabilita «mentre – ha annunciato l’altra sera il presidente della Fondazione, Luigi Crippa – si troverà proprio sopra di noi, a 400 chilometri d’altezza, a una velocità di 28 mila chilometri orari». Nespoli ha spiegato al vivace auditorio come ci si prepara a una simile impresa: è nuovamente in partenza, stavolta in qualità d’ingegnere di bordo della stazione orbitale dove sarà il primo italiano a trattenersi sei mesi. Il lancio avverrà dalla base situata nell’attuale Kazakistan, ma che è in definitiva la stessa dalla quale partì il primo uomo andato nello spazio. «Durante l’addestramento di base – ha raccontato l’altra sera a Oggiono – ci mandano in Canada, dove di notte la temperatura è sempre sotto zero, a costruirti coperte coi rami di pino: se ci riesci, magari dormi; è la stessa foresta dove s’allenano le forze speciali americane, quindi gli animali ti fanno maramao quando cerchi di cacciarli per mangiare. Sempre allo scopo di forgiare il corpo e lo spirito, devi poi pilotare aerei supersonici: il controllore di volo ovviamente parla americano e, per quanto inglese uno conosca, ora che capisce che cos’ha detto atterra da tutt’altra parte». Nespoli ha accennato alle modificazioni (ad esempio, una sorta d’osteoporosi accelerata) che il corpo umano – così come quasi tutti i materiali – subisce in assenza di gravità e perciò le applicazioni e le ricerche rese possibili dalle spedizioni. «Una carriera tecnica è estremamente interessante – ha concluso – Certo, oggigiorno il mito è diventare velina o calciatore, ma non tutti possono: ingegnere, biologo, ricercatore sono alternative estremamente interessanti ». Le emozionanti riprese dello Shuttle e quelle girate nello spazio gli hanno dato sicuramente ragione.