Trattativa fiume per la TenarisTrovato l’accordo con i sindacati

Arcore – Dopo una trattativa durata 26 ore è stato raggiunto l’accordo sugli esuberi alla Tenaris Dalmine, il gruppo siderurgico che negli scorsi mesi aveva dichiarato lo stato di crisi che prevedeva la messa in mobilità di oltre mille lavoratori nei poli industriali di Dalmine, Costa Volpino, Arcore e Piombino. L’azienda ha messo a disposizione del piano industriale per i prossimi due anni 114 milioni di euro.

L’accordo raggiunto prevede una riduzione delle eccedenze di personale da 1.024, quanto dichiarate inizialmente dall’azienda, a 741 (495 lavoratori, durante la vigenza del piano, accederanno al pensionamento). In particolare nello stabilimento di Sabbio (Bg), gli esuberi annunciati dall’azienda erano 717, mentre l’accordo li ha ridotti a 582. Tra questi peraltro ci sono circa 100 lavoratori dell’area Fapi (fabbrica tubi piccoli) dove non è stata definita la chiusura, ma il mantenimento dello stabilimento finché ci saranno le condizioni economiche e produttive che lo consentiranno.

Per chi non è vicino alla pensione, si prevede un’uscita esclusivamente volontaria o un’incentivazione all’esodo che darà una copertura pari all’80% dello stipendio oltre all’erogazione da un minimo di 5 a un massimo di 12 mensilità. Il piano prevede anche l’utilizzo della cassa integrazione per un massimo di due anni con la possibilità di proroga di un anno e l’utilizzo dei contratti di solidarietà. In particolare per quanto riguarda il periodo in cui si utilizza la cassa integrazione, si opererà attraverso la rotazione, l’anticipazione del trattamento e un’integrazione che porta il valore all’80 % dello stipendio. Nei casi in cui il lavoratore venga chiamato a fare periodi formativi (3 milioni e mezzo stanziati all’uopo dalla Tenaris) l’azienda integrerà la cassa fino al 100% dello stipendio.
(Apcom)