Torneo della pace interetnicocon 150 calciatori dal mondo

Appuntamento il 1° maggio a Monza per la sesta edizione del trofeo promosso dall'Universal Peace Federation: squadre da Egitto, Senegal, Tibet, Ecuador e Bangladesh. Per la prima volta anche una formazione di studenti di corsi d'italiano.
Torneo della pace interetnicocon 150 calciatori dal mondo

Monza – Con il pallone prenderanno a pedate la diffidenza e l’intolleranza. È l’esperienza che vivranno i 150 giovani provenienti da mezzo mondo che si sfideranno nella sesta edizione del Trofeo della pace interetnico di calcio a sette promosso dall’Universal Peace Federation di Monza. Alla manifestazione, che prenderà il via domenica 1° maggio al centro Ambrosini, parteciperanno dodici squadre divise in due gironi: i campioni in carica dell’Egitto Nord Africa, i rappresentanti di Bangladesh, Ecuador, Egitto 1, Italia 1 e 2, Marocco, Romania, Senegal, la selezione africana, Tibet e la formazione degli studenti dei corsi di italiano della scuola Confalonieri, presenti per la prima volta.

Come negli anni passati il torneo è patrocinato dall’Uisp, l’Unione italiana sport per tutti, dalle Province della Brianza e di Milano e dai comuni di Monza, Agrate, Arcore, Biassono, Brugherio, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni, Villasanta e Vimercate. Le sfide si disputeranno la domenica pomeriggio in diverse città; le finali sono in programma il 19 giugno. Come di consueto gli incontri saranno affiancati da eventi collaterali che favoriranno la conoscenza e l’aggregazione tra gli atleti e il pubblico. «In occasione del trofeo – spiega l’assessore monzese allo Sport Andrea Arbizzoni – il calcio diventa il veicolo di valori importanti quali l’amicizia, la fratellanza, l’integrazione e la pace. Anche quest’anno proseguiremo la battaglia contro lo sfruttamento del lavoro dei bambini: si giocherà con palloni prodotti in Pakistan senza il ricorso di manodopera minorile».

La Uisp, ricorda il presidente Tino Cazzaniga, fornirà alla competizione l’assistenza logistica, l’assicurazione, gli arbitri e metterà a disposizione un medico che effettuerà gratuitamente le visite ai calciatori. Sui campi da gioco l’allegria potrebbe essere incrinata dall’eco degli scontri in Nord Africa: alcuni atleti egiziani sono rientrati in patria dalle loro famiglie e altri potrebbero raggiungerli nelle prossime settimane. «Mancano alcune squadre rispetto al passato – conferma il presidente dell’Upf Carlo Chierico – il torneo rimane, comunque, un appuntamento importante per l’integrazione delle comunità straniere in Brianza. Le partite si trasformano sempre in una festa: ci sono formazioni come il Tibet e il Bangladesh, che tutti vorrebbero incontrare perché non hanno mai vinto una sfida ma sono simpaticissime». È possibile seguire i risultati dei gironi sul sito www.trofeodellapace.org.

Monica Bonalumi