Tetti Aler via Bramante: amiantoI residenti: già 5 casi di tumore

Tetti Aler via Bramante: amiantoI residenti: già 5 casi di tumore

Monza – Gli inquilini delle case Aler di via Bramante da Urbino 45 da dieci anni chiedono importanti interventi di manutenzione della struttura e l’istituto che ha in gestione gli alloggi, dopo tutto questo tempo, non ha saputo porre rimedio alle problematiche sollevate dai residenti. Da più di un anno questi alloggi sono passato sotto il controllo di Aler Monza e Brianza (prima erano sotto Milano), ma pare che questo passaggio non sia stato vantaggioso per i residenti. Il comitato degli inquilini del caseggiato di via Bramante Urbino non ne può più: «Sono dieci anni che chiediamo la realizzazione di lavori importanti per la struttura e ogni volta ci viene data una scusa diversa, almeno le cose più urgenti le dovrebbero fare».

La lista di interventi necessari è lunga: 14 punti, una serie di lavori che avrebbero dovuto essere fatti molti anni fa: «Le scale non vengono imbiancate dal 1983, anno di costruzione della struttura- dichiarano i membri del comitato- ci sono gravi problemi di infiltrazioni dal tetto e da anni chiediamo la rimozione dell’amianto proprio dal tetto, ci sono stati 5 casi di tumore negli ultimi anni». Correva l’anno 2000, infatti, quando gli inquilini presentavano all’Aler la lunga lista di interventi necessari in questa struttura che conta 56 famiglie. Ad oggi sono molti gli interventi che restano da fare.

Tra le richieste più recenti c’è quella del rifacimento dell’impianto elettrico: «Vorremmo che il timer fosse modificato in modo tale da avere le scale illuminate anche di notte, cosa necessaria per la sicurezza» continuano dal comitato. Anche le parti comuni non godono di buona salute, come segnalato già 10 anni fa: «Le pavimentazioni, le mura e il soffitto del porticato sono totalmente da rifare e anche il piazzale antistante al palazzo è da rifare, come gli intonaci esterni, tempo fa è caduto un pezzo di intonaco esterno finendo in cortile, meno male che non c’era nessuno sotto». Uno dei problemi più “recenti” (risale a 15 mesi fa) è quello dell’automazione del cancello del passo carraio: «Il cancello è sempre aperto dato che il sistema di chiusura automatica è completamente rotto e staccato dal cancello, ma anche in questo caso l’Aler non ha saputo darci una risposta», dichiarano i membri del comitato degli inquilini di via Bramante.

Pare che la mancanza di un cancello di chiusura sia un incentivo per chi volesse intrufolarsi all’interno della struttura: «Spesso nel sottotetto si rifugiano delle persone che entrano abusivamente». L’Aler, secondo gli inquilini, dovrebbe anche favorire la pacifica convivenza all’interno della struttura, affiggendo regole chiare: «Abbiamo chiesto più volte di esporre un regolamento condominiale che ponga delle regole da rispettare così da evitare le liti tra i condomini».
Andrea Trentini