Tanti i risultati già ottenutiMa Borgonovo guarda avanti

Tanti i risultati già ottenutiMa Borgonovo guarda avanti

Giussano – Il calcio, oltre che un lavoro ed una passione, può essere anche una ragione di vita. È così per Stefano Borgonovo, l’ex professionista giussanese, costretto a letto dalla sclerosi laterale amiotrofica che lo affligge ormai da un lustro, che sta trovando proprio nel pallone che rotola uno stimolo ad affrontare giornalmente una situazione con cui nessuno vorrebbe fare i conti. La dimostrazione più lampante da questo punto di vista arriva dalla scuola calcio «Extra Sport», che Borgonovo ha aperto con Marco Barollo, un passato a buoni livelli come centrocampista dopo la trafila nel settore giovanile dell’Inter, che gestisce il vivaio della Vis Nova Giussano e che ha già plasmato autentiche promesse come Temesgen Sirigatti, capace in questo primo scorcio di stagione di realizzare undici reti con la maglia dell’Inter nel campionato riservato ai Giovanissimi regionali B, un bottino che lo candida ad erede proprio di Borgonovo.

«Stare al fianco dei bambini – racconta oggi l’interessato – ha sempre costituito per me un sogno. Oggi sono felice di vedere esaudita questa mia aspirazione, grazie alla pazienza dei miei collaboratori. A loro dico sempre di muoversi con attenzione, curando anche l’aspetto dell’educazione e non limitandosi ad affinare le qualità tecniche dei ragazzi». Un’indicazione, questa, che a giudicare dall’atmosfera serena respirata lo scorso 22 dicembre, in occasione della festa di Natale che ha coinvolto tutti gli iscritti, pare essere stata recepita. Ora l’ambizione è quella di continuare sulla strada già intrapresa.

L’anno che si chiude è stato ricco di soddisfazioni per Borgonovo, ormai diventato un simbolo della lotta contro la patologia che ne ha cambiato in toto la quotidianità. In primavera, l’amministrazione comunale di Firenze lo ha insignito del «Fiorino d’oro», riconoscimento che testimonia come il legame con la città dove ha speso gli anni migliori della sua carriera di giocatore sia ancora molto forte. Poche settimane dopo, poi, è approdato in libreria il volume «Attaccante nato», scritto con l’aiuto del giornalista di Sky Alessandro Alciato, che riassume aneddoti ed episodi gustosi di un’esistenza che, fino a pochi anni fa, in molti invidiavano.

Continuano inoltre le testimonianze di solidarietà che giungono dai protagonisti del calcio di ieri e di oggi, molti dei quali sono arrivati a Giussano per sostenere l’ex bomber. Particolarmente significative, da questo punto di vista, sono state le recenti visite di Michel Platini, presidente dell’Uefa, e Filippo Inzaghi, punta del Milan. «Platini lo conoscevo dal 1984 – conferma Borgonovo –: avevo vent’anni quando mi fu presentato da Giovanni Trapattoni, che era suo allenatore alla Juventus. Quando ci siamo rivisti, mi ha confermato che l’Uefa combatterà al mio fianco per mettere a cuccia la Sla. Con Inzaghi mi è bastato uno sguardo per intendermi: dagli occhi capisco che persona ho davanti e lui, che ho incontrato grazie a Massimiliano Allegri e Mauro Tassotti, mi è subito piaciuto».
P.Col.