Successo a Torino per ”Sagoma”Le novità dell’editore di Vimercate

Se il libro vi interessa, finanziateloL’idea anticrisi di Sagoma editore

Vimercate – Una risata li sedurrà. Così pensavano sei mesi fa, quando dagli uffici di Vimercate hanno mandato in libreria i primi due libri, e hanno avuto ragione: Sagoma editore si è guadagnato doppie pagine negli inserti culturali, qualche richiamo in prima, tanti ammiratori e un palco di tutto rispetto al Salone del libro. Tanto che l’ultima nata – la collana di saggistica che debutta con i volumi Riso Kosher e Quando i comici facevano touchdown, entrambi di Lawrence J. Epstein – hanno sedotto per un’ora il primo padiglione del Lingotto, sabato scorso.

«Una folla incredibile» si limita a dire Carlo Amatetti, direttore di Sagoma, ideata nel 2009 come service editoriale e duplicata nel tardo 2009, al decimo compleanno, come casa editrice. A dicembre le autobiografie Baciami come uno sconosciuto di Gene Wilder e Ce n’è sempre una! di Gilda Radner, moglie (scomparsa) di Wilder, edite per la prima volta in Italia: hanno rappresentato l’esordio della collana “Di profilo” che a giugno proseguirà con Dean&me autobiografia di Jerry Lewis che non può prescindere dal rapporto professionale con Dean Martin. «Le prefazioni saranno di Gary Lewis e Ricci Martin, i loro figli, in esclusiva mondiale» aggiunge Amatetti. «E non sarà la sola sorpresa per gli appassionati: saremo i primi a pubblicare la foto del primo reale incontro tra i due dopo la rottura, due anni dopo il fatto».

Tutto sotto un solo disegno: proporre comicità d’autore, perché «non ci sono soltanto i comici dei cabaret, esiste un’altra comicità, diversa da quella degli editori che hanno cannibalizzato il mercato del comico con un solo prodotto. Come se, trovando banane buone, un fruttivendolo si mettesse a vendere solo banane, perché i clienti le comprano. Sono buone, le vende. Ma esiste altro. Le banane non sono il male, ma non sono l’unico frutto». E allora Wilder, Lewis e i comici kosher, ovvero la grande tradizione ebraica statunitense che passa da Woody Allen, fratelli Marx, Bob Hope e Mel Brooks. E poi qualcosa che assomiglia a un gioco per trenta-quarantenni: una raccolta in quattro volumi intitolata “Serialmania”, il più grande repertorio italiano di serial televisivi Usa e la vita e il destino dei loro protagonisti. Da Cheers ai Robinson, tra Chips, Arnold, Famiglia Bradford, storie e immagini costate alla redazione un anno e mezzo di lavoro.

Terzo capitolo e terza collana (“Le sagome” sul mondo televisivo) di un programma editoriale che entro dicembre – nelle librerie a ottobre – si aprirà alla narrativa e alla storia dello spettacolo. La chiave di volta? La distribuzione di Messaggerie musicali, che non solo porta in giro ma promuove anche i libri, operazione riservata in tutto a una sessantina di di etichette in tutta Italia. Poi sarà tempo di mercato digitale. «Ma per ora ci stiamo soltanto orientando, vogliamo prima vedere quale piattaforma ci interessa di più. Per ora, è tempo di capire».
Massimiliano Rossin