Storditore elettrico in tascaDue stranieri arrestati dai Cc

Lissone – Sono stati fermati perché erano a bordo di una moto rubata. Con sé, però, avevano una lunga serie di attrezzi usati, probabilmente, per mettere a segno rapine in negozi e abitazioni. In carcere, con l’accusa di ricettazione e porto abusivo di armi clandestine, sono finiti due giovani originari dell’Europa dell’Est, entrambi senza fissa dimora, un bielorusso di 24 anni, D.I., e un ucraino di 31 anni, V.L. Ad arrestarli sono stati i carabinieri della stazione locale, giovedì scorso. I due malviventi sono stati bloccati mentre transitavano per la strada a bordo di una moto.

I militari, insospettiti, li hanno fermati e hanno effettuato accertamenti. Hanno quindi scoperto che il mezzo su cui viaggiavano era stato rubato qualche giorno prima a Desio. Ma le sorprese non sono finite qui. I carabinieri hanno infatti perquisito i due immigrati e hanno trovato addosso ad entrambi diversi strumenti che non lasciano dubbi sulle loro illecite intenzioni. L’elenco degli attrezzi trovati e sequestrati è lungo: un coltello con una lama di 30 centimetri, un punteruolo in acciaio lungo 22 centimetri, una ricetrasmittente, due passamontagna, due paia di guanti, una pisola giocattolo senza tappo rosso e uno storditore elettrico, oggetto in grado di provocare delle piccole scosse elettriche, usato per incutere ulteriore timore nelle vittime.

Tutti elementi, insomma, che fanno sospettare che la coppia avesse intenzione di compiere rapine o che forse le abbia già messe a segno in diverse città della Brianza. Per questo, gli investigatori stanno effettuando ulteriori verifiche. Resta da capire infatti se i due immigrati siano autori di colpi già avvenuti ai danni di negozi, abitazioni, banche. L?attrezzatura che avevano con sé (tra cui spicca lo storditore elettrico) fa presupporre che si tratti di due veri professionisti del crimine. Nel frattempo, sono stati portati in carcere a Monza, dove si trovano attualmente, in attesa di giudizio.
Paola Farina