Stazione di Monza-Sobborghi,vandalizzata la sala d’attesa

Stazione di Monza-Sobborghi,vandalizzata la sala d’attesa

Monza – La sala d’attesa resta un’illusione per i viaggiatori che partono dalla stazione Monza Sobborghi di via Savonarola. Questa stanza che in teoria dovrebbe ospitare i viaggiatori resta, infatti, chiusa all’accesso del pubblico. E il parcheggio della stazione resta inutilizzato, nonostante le 400 firme portate tempo fa da Libero Galimberti della palestra Ronin per proporre al Comune una diversa gestione dello stesso (mettendo tariffe a fascia oraria).
Per quanto riguarda la sala d’attesa un cartello posizionato fuori dalla porta d’ingresso recita, infatti, «Chiuso per atti vandalici».

Il potenziamento delle linee ferroviarie non è coinciso con un maggiore interesse per le condizioni di viaggio (e di attesa dei treni) dei viaggiatori. Con il caldo estivo, infatti, una sala climatizzata che possa ospitare i viaggiatori che attendono i treni sarebbe molto ben accolta. La sala d’attesa, infatti, è inaccessibile, ormai, da molto tempo. I viaggiatori la reclamano: «A me capita spesso di prendere il treno in orari molto caldi, tipo la tarda mattinata, è vero che c’è la pensilina, ma se ci fosse una sala d’aspetto fresca non sarebbe certo male, almeno lì sai che puoi rinfrescarti per qualche minuto mentre aspetti il treno» commenta Andrea, all’uscita della stazione.

La sala d’aspetto è anche richiesta per l’inverno: «D’estate ci vorrebbe per ripararti dal caldo, mentre d’inverno la vorresti per scaldarti, date le temperature rigide» dichiara Federico. La questione parcheggio, inoltre, resta al palo, come spiega Libero Galimberti: «Più di portare 400 firme in Comune noi non sappiamo cosa fare, sono passati diversi mesi, ma ne il Comune ne Rfi ci ha dato delle risposte certe». Ad oggi il parcheggio all’interno della stazione Sobborghi funziona ad abbonamenti mensili, con sconti per i residenti o per chi esibisce l’abbonamento al treno.

Questo modo di gestire l’area di sosta non sembra dare molti frutti: «Ci sono parcheggiate in media dieci macchine al massimo – continua Galimberti che ha un buon punto di osservazione, dato che il suo Ronin è posizionato proprio davanti al parcheggio gestito da Metropark – invece questo parcheggio potrebbe essere utilissimo per chi vuole andare in via Bergamo, via che oggi è chiusa per i lavori, a me piacerebbe fare anche una convenzione per chi viene in palestra, ma mi sembra molto difficile a questo punto». Anche dal punto di vista della manutenzione ci si deve aspettare di più: «All’interno il parcheggio è pieno di erbacce, nessuno lo mantiene in modo decoroso, è davvero un peccato che sia abbandonato in questo modo» conclude il titolare della palestra Ronin.
Andrea Trentini