Sovico: Centro sportivo,la Poli diretta responsabile

Sovico: Centro sportivo,la Poli diretta responsabile

Sovico <Situazione del centro sportivo degradata? Deperimento dovuto all’inerzia delle passate amministrazioni e, in parte, anche alla scarsa attenzione del concessionario>. L’assessore ai lavori pubblici Tiziano Cesana rimanda al mittente le accuse di disinteresse nei confronti della struttura comunale, puntando il dito contro chi in passato (Popolari per Sovico) e oggi (Polisportiva) hanno mancato interventi necessari e di manutenzione.

<Ci domandiamo come mai la Lega Nord, tanto attiva e attenta in questi tempi, abbia taciuto sul problema per dieci lunghissimi anni>. Nel corso del consiglio comunale di martedì, rispondendo all’interpellanza presentata da <SaC- Lega Nord>, l’assessore ha ribadito che il Centro sportivo <è nelle priorità dell’amministrazione> e che <si è fatto esclusivamente interventi di emergenza solo per l’impossibilità di spendere le risorse disponibili, vincolate dal patto di stabilità. Se si continua a pretendere che si metta a nuovo il centro, è come chiedere di fare i salti mortali a chi ha le gambe ingessate>.

Nei particolari, poi, Cesana ha spiegato che i locali seminterrato <sono depositi e quindi non possono essere intesi come sedi>, per la centrale termica <il problema dell’acqua calda era dovuto alle pompe di ricircolo degli accumulatori bruciate e in carico alla stessa Polisportiva>, che l’mpianto d’irrigazione <è stato sistemato definitivamente, con un risparmio di circa 25mila euro> e che <se la rubinetteria e tutto quanto presente negli spogliatoi è in stato di degrado la responsabilità è del concessionario che ha in carico tutta la manutenzione>. Per i campi da tennis, infine, <le infiltrazioni di acqua sono dovute a buchi presenti nella tendostruttura, che verranno riparati da ditta specializzata>.

Precisazioni che non hanno soddisfatto gli interpellanti. <Non pone né date, né cifre dei futuri interventi – ha replicato Maurizio Canzi – qualcosa andava fatto>. <Parliamo tra sordi> la controreplica del sindaco.
Elisabetta Pioltelli