"Sos racket", allarme usura:dalla Brianza 150 segnalazioni

Monza – “Non meno di centocinquanta segnalazioni in un anno, tra denunce (anonime o meno) e-mail, richieste di aiuto, semplici sfoghi di personein difficoltà o realmente disperate”. Monza e provincia, è allarme usura. Frediano Manzi, presidente dell’Associazione Sos racket e usura, non ha dubbi: “la ricca Brianza non è immune dal fenomeno dell’usura, anzi, proprio perché terra ricca, con un gran numero di imprese che operano sul territorio,il fenomeno si presta ad attecchire, in questi tempi di crisi economica e di stretta creditizia da parte delle banche”.

Sarebbero una “dozzina” i casi registrati a Monza città, a cui vanno aggiunti quelli degli altri comuni della Brianza. Se l’usura resta il canale ultimo dell’imprenditore in difficoltà, l’anticamera dell’inferno è rappresentata invece dal sovrindebitamento, che oggi colpirebbe in particolare piccoli impresari, come commercianti e artigiani. E’ di poche settimane fa il suicidio di un parrucchiere di San Biagio, la cui attività era avviata ormai da molti anni, impiccatosi nel suo negozio in conseguenza di problemi economici che lo affliggevano da tempo, come hanno avuto modo di confermare anche i carabinieri. “Quello di Monza, di cui siamo venuti a conoscenza noi di Sos racket e usura- afferma Manzi- non che l’ultimo caso di una impressionate catena di suicidi legati alla crisi economica e del lavoro, circa 1600 morti in un anno in tutto il Paese”. Secondo Manzi, l’esigenza di liquidità spinge le persone a cercare fondi non attraverso il tradizionale canale costituito dalle banche: “gli istituti di credito hanno chiuso i rubinetti, e la situazione continua ad essere questa, nonostante i proclami propagandistici di questi ultimi tempi, la crisi morde ancora, e i prestiti vengono negati”.

Allora si cerca attraverso i canali alternativi, spesso si presentano con la “faccia pulita”, ma che in realtà celano la spirale dell’usura. “Sul nostro sito abbiamo per esempio pubblicato una lista choc delle società finanziarie, specializzate nell’erogazione di prestiti, ma dietro le quali si nasconso meccanismi tipici dello strozzinaggio, attenzione è molto facile finire in certi giri”. La spirale, alla fine, avvolge completamente quando (caso tipico) ci si indebita nuovamente per ripianare i debiti contratti con l’usuraio precedente. E’ il caso di un imprenditore brianzolo, negoziante, che si è rivolto all’associazione diretta da Manzi (il sito è www.sos-racket-usura.org), dopo che si è trovato strozzato da quattro persone contemporaneamente. L’uomo è stato accompagnato dai carabinieri per sporgere denuncia. Le segnalazioni che arrivano alla Procura, comunque, non sono molte: 15 nel 2008, 9 nei primi sei mesi del 2009
Federico Berni