Solare, isolata e prefabbricataA Brugherio la casa di ”classe A”

Solare, isolata e prefabbricataA Brugherio la casa di ”classe A”

Brugherio – Pannelli solari, impianto fotovoltaico, muri isolati di 20 centimetri, ventilazione meccanica controllata, isolamento acustico e termico. Il futuro è già ora a Brugherio, dove sta per sorgere la prima casa in classe A della città, una delle prime del suo genere in tutta la Brianza. Altamente tecnologica, ecologicamente sostenibile, la casa amica dell’ambiente nasce da un progetto dell’architetto monzese Luigi Corato che insieme alla moglie Lucia Cazzaniga, coprogettista dell’opera, sta realizzando un sogno inseguito per venti anni. Da tanto, infatti, Corato studia e si interessa alle nuovissime tecniche di costruzione, una consuetudine all’estero, ma ancora poco utilizzate in Italia.

«Aspettavo l’occasione giusta per dare vita al progetto di un edificio in classe A, e finalmente è arrivata», racconta l’architetto. L’opportunità tanto attesa è stata una vecchia casa in via Manin, da tempo flagellata da gravi problemi di risalita di umidità sui muri.
«Inizialmente, parlando con i proprietari, si è pensato all’idea di un recupero del sottotetto, ma sarebbe stato solo un rimedio. Avremmo potuto creare un rialzo in legno, collocandolo poi sulla muratura, ma le strutture erano comunque compromesse dall’umidità. Non valeva la pena intervenire per correggere: la soluzione migliore sarebbe stata quella di demolire per poi ricostruire ». Facile a dirsi, più arduo è stato però convincere i proprietari. «Fortunatamente uno dei clienti era già portato verso l’idea di un prodotto tecnologico, e così abbiamo avuto carta bianca».

Una bioarchitettura altamente tecnologica, che punta alla difesa dell’ambiente e al risparmio: su questi pilastri si fonda la casa di via Manin. La struttura, che verrà ultimata all’inizio di maggio, sarà dotata di pannelli solari che permetteranno il riscaldamento dell’acqua, impianto fotovoltaico per creare energia elettrica, muri isolanti, ventilazione meccanica controllata, in grado di aspirare l’aria interna, evitando l’accumulo di umidità e consentendo il mantenimento costante della temperatura, sia di inverno che d’estate, e poi ancora isolamento acustico e termico, grazie all’applicazione di tripli vetri. Il tutto a 1.400 euro, circa al metro quadro, compresa l’opera di demolizione della vecchia casa.

«Il prezzo è assolutamente concorrenziale, tendendo conto poi delle eccellenti prestazioni di cui la struttura è dotata», aggiunge l’architetto. A rendere ancora più strabiliante la biocasa è la tecnica di costruzione: con pareti di legno che arrivano già fatte (serramenti compresi). «Non un prefabbricato, ma un prodotto di altissima qualità, conosciuto grazie ad Abitare Bio, che ci permetterà di consegnare l’opera tra cinque mesi». Il futuro è già qui.
Sarah Valtolina