Seveso, postina senza cascoMulta e scooter sequestrato

Seveso – La legge è uguale per tutti anche se si svolge un servizio pubblico come consegnare lettere. É il caso della postina di trentuno anni, che nella prima mattinata dello scorso mercoledì 24 febbraio ha apostrofato in malo modo un ufficiale della polizia locale, mentre questi alle 8 stava svolgendo il servizio di sicurezza sulle strisce pedonali di via Gramsci in zona scuole elementari di Baruccana. La donna è stata invitata a fermarsi e dai conseguenti controlli è risultato che viaggiava col casco slacciato, per il Codice della strada è come se non lo indossasse, e soprattutto voleva attraversare le strisce pendolari mentre un vigile era fermo in mezzo in segno di alt, è come se si transitasse davanti a un semaforo rosso. L’ufficiale è salito sul mezzo di servizio, le ha chiesto i documenti e ha iniziato a scrivere i due verbali, lei non si è scomposta, anzi in tutta risposta ha ingranato la marcia e si è allontanata.

Va bene la fretta di consegnare la corrispondenza per tempo, ma questa volta è stata eccessiva e la foga di lavorare si è trasformata in una fuga bella e buona, che ha spinto il comando a rivolgersi direttamente alle poste di via San Fermo, per cui lavora la postina, e a quelle di Meda, che si occupano del coordinamento dei portalettere. I responsabili la stessa mattinata si sono recati al comando della polizia locale in piazza XXV Aprile, dove all’ufficiale non è rimasto far altro che concludere la notifica, che ha comportato una conseguenza decisamente importante anche per le Poste: stop al motorino. La donna dovrà pagare di tasca propria 224 euro: una multa da 74 euro, per non aver indossato regolarmente il casco protettivo, e ulteriori 150 euro, per non essersi fermata davanti all’agente. Non solo nel pieno rispetto delle ultime normative del Codice della strada le sono stati anche decurtati 11 punti dal credito patente, una sfaccettatura decisamente importante per chi lavora tutto il giorno in sella a una “due ruote”.

Le conseguenze invece per l’ufficio pubblico e quindi per l’intera comunità? Il fermo amministrativo del ciclomotore, che non potrà tornare a viaggiare lungo le strade cittadine prima di 60 giorni, insomma dovrà restarsene ben chiuso nel box, altro che distribuzione delle lettere. Non c’è nessun pericolo però per la corrispondenza delle famiglie baruccanesi, la postina può tornare regolarmente in servizio utilizzando naturalmente un altro mezzo di trasporto, con la speranza che tenga il casco ben allacciato e rispetti gli agenti al lavoro.
Cristina Marzorati