Seveso invasa dagli adolescentiper la XXV Gmg con Tettamanzi

Seveso invasa dagli adolescentiper la XXV Gmg con Tettamanzi

Seveso – Sono stati piu di 3.500 gli adolescenti che domenica pomeriggio si sono ritrovati al parco del seminario di Seveso per festeggiare la 25esima Giornata mondiale della gioventù. Alle 17.45 l’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, che per questa importante occasione ha celebrato la santa messa conclusiva, è stato accolto dai ragazzi con un unico coro: ‘Tutti pazzi per Tettamanzi’. Il tema dell’incontro diocesano adolescenti 2010 è stato «…perché ho tanto amato», che trova il suo riferimento nel brano evangelico della peccatrice perdonata in casa di Simone il fariseo. 

«Carissimi, è davvero bello essere qui stasera con voi e soprattutto vedere che siete davvero in tantissimi – ha aperto la veglia di preghiera il cardinale –. Questo luogo per me è carico di emozioni e di tanti ricordi perché anche io ho studiato in questo seminario e qui mi sono preparato a quello che il Signore mi avrebbe chiesto». Seveso non è stata infatti una scelta casuale per celebrare la 25esima Giornata mondiale della gioventù, visto che il filo conduttore dei percorsi di Pastorale giovanile, in questo anno pastorale (nonché anno sacerdotale), è il tema della vocazione.

Due sono stati i riferimenti scelti per far riflettere i giovani : Agostino con il suo percorso vocazionale affascinante e per certi versi anche sorprendente e la peccatrice perdonata che è stata appunto assolta dai suoi peccati proprio perché ha tanto amato. «Solo l’amore di Dio ci libera dalle nostre catene, solo l’amore di Dio, lo stesso amore che ha affascinato Agostino, è capace di rendere bella la nostra vita. Questo amore si è fatto visibile nella croce di Gesù». ha continuato l’Arcivescovo. Con la partecipazione di alcuni adolescenti e degli educatori, durante la veglia di preghiera è stata ripresa anche la vita di Agostino attraverso la lettura di alcuni documenti tratti proprio dal libro del santo.

Una vita molto movimentata quella di Agostino che all’inizio non aveva molto a che fare con la fede: un uomo che pensava alla carriera, al successo e alle donne. «Anche a me colpisce la distanza tra ciò che spesso si pensa dei santi e la biografia di tanti uomini e donne che la Chiesa ha riconosciuto come modelli di santità. Eppure è proprio questo il loro segreto: non sono grandi per merito loro, ma per la bontà di Dio, che li chiama cosi come sono!». Un pomeriggio intenso e molto divertente che accompagnato molti giovani verso la fede, verso il mondo della Chiesa e che si è concluso con la benedizione dell’Arcivescovo Dionigi Tettamanzi.
Melissa Ceccon