Seregno, Stefano Borgonovo:”Ragazzi, emozionatevi col calcio”

Seregno, Stefano Borgonovo:”Ragazzi, emozionatevi col calcio”

Seregno – Avrebbe dovuto essere la semplice presentazione di un libro, si è trasformata invece strada facendo in un’autentica lezione di vita per tutti i presenti. Stefano Borgonovo, l’ex calciatore professionista giussanese, oggi affetto dalla sclerosi laterale amiotrofica, che lo costringe su una sedia a rotelle e ad esprimersi attraverso un sintentizzatore vocale, ha infatti commosso la platea che lo ha ascoltato sabato scorso, nella chiesa del Sacro Cuore di Seregno, dove per iniziativa dell’oratorio San Rocco, del suo gruppo sportivo e del Circolo culturale San Giuseppe ha illustrato il suo volume «Attaccante nato», aprendo la due giorni di festa per l’inaugurazione dei rinnovati spazi sportivi del complesso oratoriano.
«Ho deciso di scriverlo appena uscito dal reparto di rianimazione dell’ospedale Niguarda di Milano» ha spiegato Borgonovo, ricordando il passaggio più traumatico della sua esistenza, concretizzatosi con la decisione di proseguire a vivere grazie ad un respiratore artificiale, stante la compromissione del suo apparato respiratorio.
L’autore, che nella stesura del testo, edito da Rizzoli, è stato coadiuvato dal giornalista di «Sky» Alessandro Alciato, ha poi sottolineato il ruolo determinante della sua famiglia nel percorso che lo sta vedendo protagonista ed ha illustrato la finalità della fondazione aperta a suo nome, impegnata nella raccolta di fondi per combattere la malattia e per sostenere a livello psicologico i congiunti di chi si trova a dover convivere con una situazione così drammatica. «Il doping non c’entra con quello che mi è capitato – ha poi concluso l’ex calciatore, rivolto in particolare agli atleti più piccoli del sodalizio gialloblù –. Amate il gioco e pensate solo a divertirvi».
Proprio ai bambini che aspirano a ripercorrere le sue orme, Borgonovo ha infine lasciato come eredità del pomeriggio un messaggio, in cui rammenta in parallelo il primo gol della sua avventura pedatoria, segnato al Paina in un campionato del Csi del lontano 1974, e quello che sedici anni più tardi permise al Milan di eliminare il Bayern Monaco nella semifinale della Coppa dei Campioni e di approdare così alla finale di Vienna, poi vinta contro il Benfica Lisbona, marcature straordinariamente simili per dinamica.
«La gioia che provai è la stessa -ha confessato- l’esultanza idem con patate. Dov’è la differenza, Stefano, vi chiederete? Non c’è nessuna differenza, cari amici, nelle emozioni non c’è nessuna differenza. L’unica differenza che ho notato è che non ricordiamo più i regali che l’infanzia ci ha donato». L’intervento di Borgonovo, che a titolo di riconoscenza per la sua disponibilità ha ricevuto una maglia del San Rocco, con il suo cognome ed il numero 9 che utilizzava quando giocava, si è concluso infine con il taglio del nastro sul nuovo campo in erba sintetica, effettuato materialmente dalla cognata Yvonne.
Stasera (ore 21), al centro sportivo «Caduti di Superga» di Giussano, è in programma un’amichevole tra i componenti dell’organico del Como negli anni Ottanta, quelli in cui la punta brianzola si fece largo nel panorama calcistico italiano, ed i giornalisti di «Sky», tra i quali vi saranno anche Christian Panucci, Zvone Boban e Billy Costacurta. L’ingresso sarà libero, con offerta a favore della fondazione «Stefano Borgonovo».
P.Col.