Seregno: primarie del Pd,vince di misura Mauro Ballabio

Seregno: primarie del Pd,vince di misura Mauro Ballabio

Seregno – Sarà Mauro Ballabio il candidato sindaco del Partito Democratico a Seregno nelle prossime elezioni amministrative. Le primarie svoltesi ieri hanno infatti premiato il quarantunenne dirigente d’azienda, che ha superato per due soli voti (duecentosessantasei contro duecentosessantaquattro) il cinquantaquattrenne Pietro Amati, attuale capogruppo consiliare dei democratici.
Gli elettori che hanno espresso la loro preferenza nei seggi allestiti davanti alle primarie Rodari di via Pacini, Moro di viale Tiziano e Cadorna di piazza Cadorna sono stati in tutto cinquecentotrentatre (da annotare anche due schede bianche ed una nulla), poco più della metà rispetto alla tornata che in ottobre era stata convocata per l’elezione del segretario nazionale. Il decremento è stato ascritto in modo particolare al freddo e qui si è innestata una polemica nei confronti del sindaco uscente Giacinto Mariani, finito nel mirino sul portale internet del circolo locale («Quand’è che il sindaco ci permetterà di riutilizzare le scuole? Di che cosa ha paura? …della democrazia???» è stato scritto).
Ovviamente soddisfatto il vincitore: «Il voto ci ha di fatto legittimati entrambi, per cui adesso credo sia mia dovere proporre ad Amati un percorso comune ed il ruolo più importante dopo quello di primo cittadino, ovvero l’incarico di vicesindaco. A livello di alleanze, ci muoveremo come anticipato. Con Sinistra e Libertà e con l’Italia dei Valori non dovrebbero esserci ostacoli di sorta nel trovare un accordo. Con la lista civica di Giuliano Carion abbiamo già parlato e punti di convergenza ci sono. Guardiamo con interesse anche all’Udc, che essendo appena uscita dalla maggioranza sicuramente non è contenta di ciò che è stato fatto in questi cinque anni. Lavoreremo comunque per trovare intese programmatiche: diciamo subito no ad alleanze finalizzate solo alla vittoria, ma non in grado di garantire la necessaria governabilità».
Ermetico, invece, il commento di Amati, che a breve dovrà decidere se accettare o meno la candidatura per il Consiglio regionale: «Mi prendo una settimana di riflessione, dopodiché sceglierò quale strada percorrere per il mio futuro».
P.Col.