Seregno: lite in piazza traAmare Seregno e due assessori

Seregno – Tra la lista civica Amare Seregno e la coalizione di centrodestra con cui ha governato Seregno negli ultimi cinque anni, prima di una rottura clamorosa, è ormai guerra aperta.
Ieri, ad una settimana esatta di distanza dalle elezioni, tra le parti è finita in rissa in pieno centro storico. Nodo del contendere, a mezzogiorno circa, è stata la posizione di un gazebo della lista civica, all’angolo tra corso del popolo e piazza Vittorio Veneto. Ad innescare la miccia la richiesta di un volontario della Protezione civile, che altri non era se non il padre dell’assessore pidiellino alle Politiche giovanili Nicola Viganò, di un arretramento per motivi di sicurezza, anche per facilitare il passaggio dei concorrenti della «Gelsia Brianza Marathon – La cento chilometri di Seregno trofeo Italsilva», una richiesta alla quale il consigliere comunale Claudio Busnelli si è opposto.
Da qui in avanti le versioni divergono in maniera tangibile. Secondo gli esponenti della maggioranza in scadenza Busnelli avrebbe apostrofato pesantemente Viganò senior, che si sarebbe poi allontanato avvertendo il figlio dell’accaduto. Stando a quanto riferito dalla segretaria di Amare Seregno, il capolista si sarebbe invece limitato a far presente che la domanda di uno spostamento era inaccoglibile, stante la prossimità ad una panchina. Fatto sta che Viganò junior, dopo il racconto del padre, si è precipitato insieme all’assessore alla Protezione civile Gianfranco Ciafrone in piazza Vittorio Veneto, affrontando a muso duro il rivale.
Nel vespaio che è seguito, Busnelli avrebbe anche rimediato un calcio al fianco dallo stesso Viganò. Differenti ed inevitabili le reazioni politiche. «Invito il candidato sindaco Marco Cajani a chiedere scusa alla Protezione civile -ha affermato Giacinto Mariani-. È intollerabile che un volontario sia stato aggredito da una forza politica che si candida a governare la città. Cajani dovrebbe dissociarsi ed esortare la popolazione a non votare l’aspirante consigliere responsabile di quanto si è verificato. Il fatto che l’aggredito fosse il padre di un assessore e che questo assessore abbia avuto una reazione, cosa non giustificabile a sua volta, è secondario».
Dal canto suo, Amare Seregno ha rispedito le accuse al mittente: «Due assessori, Nicola Viganò e Gianfranco Ciafrone, supportati da un altro manipolo di persone, hanno aggredito prima a parole e poi fisicamente un nostro candidato. All’origine c’è stato uno scambio di opinioni tra nostri esponenti ed il padre dell’assessore alle Politiche giovanili Nicola Viganò, che pretendeva che alcuni anziani ed una famiglia non si fermassero ad un nostro gazebo all’angolo tra piazza Vittorio Veneto e corso del popolo. Il nostro capolista ha quindi invocato con educazione rispetto per i presenti e gli avversari politici. A questo punto, i rappresentanti del Pdl hanno incendiato gli animi, passando dagli insulti alle mani. L’episodio, se constateremo che esistono i presupposti, porterà a querele nei confronti degli aggressori. Noi intanto continuiamo serenamente la campagna elettorale».
P.Col.