Seregno – Celebrato giovedì sera al teatro San Rocco il 15esimo di fondazione dell’Università del tempo libero di via Monte Rosa con un concerto dell’orchestra Saint Petrus e del coro Unitel, diretti dal maestro Mauro Villa. A fare gli onori di casa il sindaco Giacinto Mariani: “Ricordo bene la nascita dell’Unitel. Nel 1993 avevano preso forma le prime idee e le prime intuizioni. Da una proposta di quella amministrazione mosse i primi passi un progetto che, grazie alla determinazione e all’entusiasmo di molte persone, a partire da Luigi Landra, allora assessore ai servizi sociali, dopo quindici anni ha portato con l’aiuto dei suoi collaboratori l’università a superare i mille iscritti”. Il rettore Luigi Landra ha raccontato l’evolversi dell’istituzione nel tempo fino a raggiungere i 1.021 iscritti di oggi.
E’ seguito il concerto aperto dall’Inno di Mameli. Nell’intervallo sono stati premiati 34 tra soci e fondatori: Luigi Landra (socio fondatore, rettore e docente), Giovanna Archinti (socio fondatore, vice rettore, presidente del Cda e docente), Mariateresa Archinti (socio fondatore e docente), Maria Adelaide Spreafico (socio fondatore e docente), Pasqualino Colacitti (socio fondatore e docente), Mario Galbiati (docente), Enrico Allievi (primo tesoriere e docente), Rosa Bosisio (docente), Grazia Vismara (socio e docente), Ernestina Formenti (socio e docente), Carla Formenti (socio e docente), Lino Rivolta (collaboratore dal 1995 e segretario dal 2000). Ventidue le persone premiate come soci dall’anno accademico 1995/1996: Gabriella Allevi, Emilia Bellù, Gabriella Camisasca, Carla Ceretti, Luigi Ceriani, Maria Colciago, Teresa Colciago, Maria Colombo, Pierluisa Colombo, Albina De Guarda, Carla Dell’Orto, Livia Duroni, Giuseppe Galimberti, Graziella Gerosa, Margot Konet, Giannino Mariani, Maria Luigia Moscatelli, Lidia Riva, Rossella Rovida, Rosa Sala, Piera Seregni e Sandra Zanfrini. I premi alla memoria sono stati consegnati ai famigliari di quattro soci fondatori: Mario Francesco Judicello, Giancarlo Mariani, Gianluigi Vismara e Giuseppe Calì.
Paolo Volonterio