Seregno, Federazione Sinistra:”Un’altra città è possibile”

Seregno, Federazione Sinistra:”Un’altra città è possibile”

Seregno – «Un’altra Seregno è possibile». È lo slogan scelto dalla Federazione della Sinistra per presentare venerdì scorso il suo programma per le amministrative di Seregno, in cui i prossimi 28 e 29 marzo sosterrà la candidatura a sindaco di Giusy Minotti. Nella sala civica monsignor Gandini di via XXIV Maggio, proprio la candidata ha spiegato la scelta di mettere in copertina «i quattro cedri del Libano trasportati da piazza Risorgimento alla Porada. Questi alberi sono l’emblema di decisioni non condivise con la città, sia dalla precedente amministrazione che da quella uscente, che hanno modificato la piazza senza ascoltare nessuno». Quindi, un’anticipazione: «Vogliamo mettere in chiaro cosa fare, come e con chi farlo».
Critiche alla forze che appoggeranno l’altro candidato espressione dell’area del centrosinistra, Mauro Ballabio, sono arrivate dal capolista Francesco Mandarano, ancora indispettito per il rifiuto di comporre un fronte unico contro il centrodestra: «Dove è stata l’Italia dei Valori negli ultimi cinque anni? Qualcuno l’ha mai sentita protestare per la mancanza di soldi a bilancio per la manutenzione delle scuole? E dove era Sinistra e Libertà quando abbiamo chiesto l’istituzione di un fondo anticrisi per le famiglie in difficoltà dopo la chiusura della «Cifer»? Ed il Partito Democratico perché ha taciuto quando abbiamo dato battaglia contro il doppio gettone per le sedute del Consiglio comunale?».
Prima del rompete le righe, c’è stato spazio anche per i candidati alle regionali Simone Donat Cattin ed Anna Migliaccio, quest’ultima in lizza pure per le amministrative seregnesi.
P.Col.