San Gerardo, la festa continua:il premio di poesia dialettale

Venerdì 10 giugno, all'Oasi, tempo di premiazioni. Il gruppo Amis, con la casa editrice Menaresta, selezionerà il miglior componimento dialettale e il miglior poeta. Pubblico chiamato al voto. Michin d'or al cantautore Francesco Magni. A contorno: musica e cabaret.
San Gerardo, la festa continua:il premio di poesia dialettale

Monza – Ma chi l’ha detto che San Gerardo è finita? Se la giornata della ricorrenza, lunedì 6, è alle spalle, la festa, infatti, avrà un bel colpo di coda. Venerdì 10, alle 20.45, all’Oasi di via Gerardo dei Tintori 18, si consegna il premio dedicato al copatrono, valorizzando i migliori componimenti, poesie e racconti, nei dialetti lombardi. La serata si preannuncia frizzante, per almeno un paio di motivi. Il primo: il momento verrà condotto con la solita spumeggiante allegria dagli Amicis, un gruppo di professionisti che si mise insieme anni fa per allontanare l’ipotesi della chiusura della scuola De Amicis, e rimasto vivo per fare spettacoli che esaltano la tradizione brianzola.

Sul palco Mimmo Maspero, che si esibirà nella canzone di Jannacci, «Per un basin», le terribili Slocus (duo femminile accompagnato alla chitarra da un uomo) e Rossano Angioletti, che canterà un paio di pezzi di Van De Sfroos. Il tutto legato alla vulcanica conduzione di Antonio Colombo. Secondo motivo di interesse: il pubblico non starà solo a guardare. Sarà invece chiamato a votare per uno dei componimenti in lizza per il premio: un voto popolare per il premio «Fa minga ingann», che potrebbe non coincidere con quello della giuria.

Ecco i componimenti in lizza, selezionati: «La rusumada», di Amalia Radaelli; «Una rouesa in inverna», di Renato Baroni; «La paghura», di Attilio Tagliabue; «Cenvottanta (…da ultimà)», di Alessandro Bogani; «El risott giald», di Massimo Galimberti; «Ancamò ‘na volta», di Aldo Sangalli; «Genesi’s», di Ettore Muller; «Pecà de gula», di Angelo Rivolta; «Sgrisor», di Giulio Redaelli; «Chell che moeur minga», di Enrico Sala, «Storia vera, con un lu’ inventàa», di Stefano Mauri, «Denacc ai os-cerè», di Marino Ranghetti; «Ul me’ temp», di Mario Bellanca, «Picul Mohammed», di Guido Feltrin; «Che fregadura» e «La minestra», di Marco Fusi; «Sun che ca speci», di Rina Del Pero; «Semper istess», di Rosaria Macedonio; «Pui», di Giovanni Ciceri; «Vos», diMatteo Maria Beretta, e «Respir d’autunn», di Mariani-Serra.

Oltre al «Fa minga ingann» (100 euro), ci sono altri premi in palio: il più importante è quello «San Gerardo dei Tintori, città di Monza», 200 euro, riservato alla migliore poesia o al migliore racconto; il«Brianza», 150 euro, al miglior poeta brianzolo; il «Casira», 150 euro, per il miglior racconto o poesia di taglio satirico-umoristico; il «Menaresta», 100 euro, per la miglior poesia o racconto scritto da un giovane (under 35 anni). Ad ogni premiato verrà consegnato anche il «Michin» di San Gerardo, una medaglia che riporta la figura del copatrono, accompagnato da una pubblicazione edita dalla casa editrice Menaresta.

In palio anche tre abbonamenti al nostro giornale. «Michin d’or» invece al cantautore Francesco Magni per la sua attività che porta in auge personaggi e luoghi dela nostra Brianza, in dialetto naturalmente. Difficile il lavoro della giuria composta da veri esperti: Antonio Colombo, Carlo Umberto Rossi, Mimmo Maspero, Simone Milesi, Felice Terrabuio, Clelia Farina, Felice Camisasca e Luigi Losa.
Antonello Sanvito