Risse, urla e violenza: di notteil parco Nei diventa un inferno

Monza – Una terra di nessuno, dove a farla da padrone sono il degrado e la maleducazione, quando non addirittura la criminalità. È la fotografia preoccupata dell’area verde del Nei fatta dai residenti. Schiamazzi a ogni ora della notte e compagnie decisamente poco rassicuranti, e poi ancora sporcizia e incuria hanno fatto dei giardini inaugurati solo da pochi mesi una delle zone più pericolose del quartiere. A raccontarlo sono gli stessi abitanti della zona, che più volte hanno chiamato lo forze dell’ordine per chiedere il loro intervento, senza però ottenere mai alcuna risposta.

«Nella notte tra sabato 12 e domenica 13 settembre, verso l’1.30 ho sentito delle urla provenire proprio dalla piazza davanti al Nei – racconta un residente -. Mi sono affacciato e ho visto un ragazzo italiano che inseguiva un gruppo di ragazze. Ho chiamato subito Polizia e Carabinieri, ma entrambi mi hanno risposto che in quel momento c’erano altre priorità. Dopo circa mezz’ora la rissa si è spostata davanti alla scuola Raiberti e lì credo che la ragazza sia stata picchiata». Un episodio gravissimo ma purtroppo non isolato.

«I giardini incustoditi sono un vero pericolo, questi gruppi di ragazzi lasciano per terra vetri rotti, mozziconi e ogni genere di rifiuti – aggiunge un altro – impossibile per i nostri figli frequentarli». «Quello che lascia indignati – aggiunge un residente che parla anche a nome di altri suoi vicini di casa – è che tutto questo pare non interessi alle autorità. Petizioni, telefonate alle forze dell’ordine, email agli assessori competenti, anche articoli sulla stampa non hanno sortito alcun effetto».

Pesanti critiche sono state rivolte dagli abitanti del quartiere anche per quanto riguarda «la pessima qualità dei materiali utilizzati». Lungo l’elenco: muretti sbriciolati, pali arrugginiti, e poi ancora vetri rotti, paletti diverti. «Abbiamo chiamato in Comune diverse volte ma non abbiamo ancora visto nessun intervento risolutivo», commentano.

L’assessore alla Sicurezza Massimiliano Romeo non ci sta a prendersi le colpe, e rilancia. «Il progetto di questo giardino è della passata amministrazione. Non ci voleva molto a prevedere che una pista di skateboard in mezzo ai condomini avrebbe creato disordine e rumore. Inoltre l’entrata del parcheggio andava fatta su via Enrico da Monza, e così avrebbe consentito anche la chiusura dei giardini, che per di più si trovano a due passi dai pub. È stato un lavoro osceno. Ora cercheremo di rimediare con le telecamere e con un lavoro coordinato tra Polizia e Carabinieri. Il problema di fondo rimane: è un’opera che manca di buon senso».
Sarah Valtolina