Renault segue l’esempio FerrariMontezemolo scrive. Ecco Roma

Renault segue l’esempio FerrariMontezemolo scrive. Ecco Roma

Monza – Ieri la Ferrari, oggi la Renault. E domani toccherà a Roma. Sono giorni movimentati per la Formula 1 e per la Federazione internazionale. Martedì le minacce della Rossa di Maranello, decisa a ritirarsi dal Mondiale (dal 2010) se non cambieranno i regolamenti imposti dalla Fia. Mercoledì la stessa decisione è stata annunciata dalla Renault per voce di Flavio Briatore e presto potrebbero accodarsi Toyota, Red Bull e Toro Rosso. Insomma, un fronte compatto contro Max Mosley.

A movimentare l’ambiente anche l’annuncio che, giovedì in Campidoglio a Roma, il sindaco Gianni Alemanno presenterà lo studio di pre-fattibilità del Gran Premio che dal 2012 potrebbe corrersi nella Capitale. Un circuito cittadino, per una gara d’agosto, che non è ancora chiaro se andrà ad aggiungersi o a rilevare l’appuntamento del Gp d’Italia tradizionalmente corso all’autodromo Monza.

Intanto il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo ha preso carta e penna e ha tranquillizzato i tifosi: "le Ferrari correranno in altre competizioni se la scuderia lasciasse effettivamente la Formula 1 al termine di questa stagione". Lo ha scritto in una lettera pubblicata sul sito della Ferrari. "Cari amici – ha scritto Montezemolo – desidero ringraziarvi personalmente per i tantissimi messaggi di sostegno che sono pervenuti da tutto il mondo in queste ore al nostro sito e alle email di tanti di noi. E’ importante sapere di poter contare sul supporto dei nostri tifosi in tutto il mondo e sulla consapevolezza che le motivazioni che ci hanno portato a questo passo sono totalmente condivise".

"Se dovessimo essere costretti a lasciare un campionato di cui siamo stati protagonisti nel corso di tutti i sessant’anni – ha proseguito il presidente del team di Maranello – della nostra storia e che ci vede detenere tutti i primati in termini di vittorie è perché si vogliono snaturarne i valori fondativi. Se così davvero fosse, allora vorrà dire che le nostre macchine correranno in altre competizioni dove, ne sono certo, troveranno l’entusiasmo e la passione di milioni di tifosi che ci seguono in ogni parte del mondo. Le corse fanno parte da sempre del Dna della Ferrari e ciò non cambierà mai".