Renate, altalene e scivoli off-limitsa chi ha più di dieci anni

Renate – Il sindaco interviene contro il deturpamento del paese. Con l’arrivo della bella stagione aumentano, puntuali come un orologio svizzero, i casi di imbrattamento e sporcizia nelle vie del paese. Il sindaco Elisa Riva – in virtù del tanto discusso decreto Maroni dell’agosto 2008 che dà ampi poteri ai primi cittadini in ambito di sicurezza – ha deciso di intervenire. Il sindaco di Renate ha stilato tutta una serie di divieti che mirano a preservare il patrimonio comunale da atti vandalici e illeciti amministrativi, come l’abbandono della spazzatura in luoghi non idonei piuttosto che le scritte sulle strutture pubbliche. Oltre ai divieti più canonici – come quello che ammonisce i cittadini dal deturpare con scritte, graffiti o affissioni i muri, i parapetti e i monumenti – ci sono anche alcune prescrizioni più “originali”, che faranno sicuramente discutere. Anche perchè vanno a “colpire” nello specifico bambini e ragazzini.

Niente altalene e scivoli – «È fatto divieto – recita l’ordinanza – di utilizzare in modo scorretto o improprio l’arredo urbano e le sue dotazioni, nonché il suolo pubblico, con attività non congruenti alla loro destinazione d’uso, ad esempio il gioco del pallone. È fatto divieto per chiunque di età maggiore di dieci anni di utilizzare i giochi e le strutture ludiche presenti nei parchi gioco di proprietà comunale». Banditi dunque a chi più di 10 anni scivoli, altalene e giostrine. Anche i ciclisti hanno precise prescrizioni da rispettare: «È vietato accedere nei parchi pubblici con le biciclette, salvo che vengano condotte a mano o che vengano utilizzate nei percorsi ciclabili appositamente segnalati, così come è vietato introdurre i cani nelle aree verdi delimitate dove è segnalato tale divieto».

"Controllo qualità"
– Infine, per quanto riguarda i bambini che giocano nei parchi dotati di strutture ludiche, dovranno essere i genitori a effettuare un “controllo qualità” sui giochi: «Il libero uso ad arte dei bambini delle attrezzature e dei giochi è posto sotto la sorveglianza e la responsabilità delle persone che ne hanno la custodia. Il genitore ha l’obbligo di verificare la presenza di eventuali anomalie e pericoli prima dell’uso delle attrezzature da parte del minore». Insomma, tutta una serie di divieti, la violazione dei quali prevede multe da 25 a 500 euro. «È fatta salva – si legge infine – l’applicazione delle altre sanzioni penali e amministrative previste dall’ordinamento e il Comune di Renate si riserva ogni azione al fine di ottenere il risarcimento dei danni procurati dai responsabili ai beni del proprio demanio e del proprio patrimonio culturale».
Elena Sandrè