Provincia pronta a mobilitareRegione esulta, Sias soddisfatta

Sono contrastanti le reazioni degli enti coinvolti. Il Parco Valle Lambro alza bandiera bianca, Regione Lombardia spinge per il distributore, la Provincia di Monza parla di «mobilitazione di cittadini».
Provincia pronta a mobilitareRegione esulta, Sias soddisfatta

Monza – «Abbiamo accolto con soddisfazione la notizia che il Consiglio dei ministri ha approvato il progetto del distributore. Al momento, però, la decisione in merito all’attuazione del progetto non è ancora stata presa». Paolo Guaitamacchi, presidente della Sias,la società che gestisce l’Autodromo di Monza (con tutte le attività al suo interno) procede con prudenza. La parola finale in merito all’attuazione del progetto spetta, infatti, a Sias, soggetto proponente. «Dobbiamo ancora portare la discussione sul distributore in consiglio di amministrazione – continua Guaitamacchi – voglio capire bene i dettagli dell’operazione con tutti i suoi risvolti economici e industriali». Al momento la discussione in merito al distributore di carburanti nell’Autodromo non è ancora stata calendarizzata nei lavori del consiglio di Sias che sta vivendo momenti particolari:in questi giorni,infatti,potrebbe allargarsi il cda (che ora vede solo 5 componenti) che accoglierebbe i rappresentanti del Comune di Monza, Milano e di Regione Lombardia (articolo a pagina 69). Il presidente di Sias,comunque, tiene il freno tirato:«Non voglio alimentare nessuna tensione istituzionale in merito a questa questione – conclude –. Cercheremo,infatti,di trovare il consenso politico più ampio possibile». Per il momento, però, il consenso politico unanime sul progetto del distributore nel Parco sembra molto lontano,considerate le posizioni apertamente contrarie espresse in primis dal presidente della Provincia di Monza e Brianza, Dario Allevi (che non ha competenze per quanto riguarda l’Autodromo) e poi anche da diversi consiglieri comunali di Monza (anche di maggioranza) che tempo fa avevano votato un ordine del giorno, proposto da Daniele Petrucci (Mida), dal titolo eloquente:“Distributore di carburante all’interno dell’Autodromo? No grazie”. Difficile dire in quanti si siano ravveduti in merito.

La Provincia di Monza e Brianza – La partita non finisce qui. Il presidente della Provincia Dario Allevi prevede una mobilitazione spontanea dei brianzoli se il consiglio di amministrazione della Sias confermerà il via libera alla realizzazione dell’impianto di carburante nel Parco. «Il parere positivo del Dipartimento per il coordinamento amministrativo mi rammarica e mi indispettisce – commenta –: ho parlato con più di un ministro e nessuno sapeva niente. L’organismo ha effettuato una sorta di arbitrato tra il Comune e la sovrintendenza che avevano posizioni differenti sulla questione ». Il distributore, aggiunge, potrebbe essere collocato in «mille siti più adeguati» rispetto al polmone verde. Allevi pone quindi una serie di questioni: «Mi chiedo chi pagherà il progetto – afferma –. In Regione c’è qualche funzionario che plaude alla decisione di Roma, ma poi aggiunge che nel 2011 non ci sarà alcuna possibilità di finanziarlo. Mi domando anche se il nuovo consiglio di amministrazione della Sias è d’accordo sulla scelta effettuata da chi lo ha preceduto visto che il presidente dell’Aci Carlo Edoardo Valli aveva chiesto di bloccare ogni atto in attesa del rinnovo dell’organismo». Il presidente è convinto che, se il cda confermasse la scelta e si trovassero le risorse per attuare il progetto, scoppierebbe una rivolta: «A giudicare dalle mail che mi inondano – afferma – ci sarà una mobilitazione. Si tratta di una battaglia di buon senso: la stragrande maggioranza dei cittadini che non vuole l’impianto non può essere scavalcata dal capriccio di pochi».

Regione Lombardia
– Il distributore del Parco sarà parte di un centro sperimentale sui nuovi carburanti in vista di Expo 2015: da Regione Lombardia chiariscono i termini del progetto. A pronunciarsi su questo delicato argomento è Francesco Magnano, sottosegretario alla presidenza della Regione per l’Attrattività e la promozione del territorio: «Nelle aree adiacenti all’Autodromo verrà realizzato un distributore di carburanti puliti e alternativi, parliamo di metano, gpl, idrometano e idrogeno, sia liquido che gassoso; la produzione dell’idrogeno avverrà grazie ad un innovativo sistema di solare termodinamico progettato dal Dipartimento Energia del Politecnico di Milano ». E continua: « Il distributore è uno degli elementi costitutivi del nuovo centro sperimentale per le energie pulite, previsto per Expo 2015, e quello delle energie pulite e dei combustibili alternativi è uno degli assi portanti delle politiche regionali in tema di mobilità sostenibile ». L’impianto, però, avrà anche una valenza fortemente locale sopratutto per quanto riguarda le vetture che vanno a metano e a gpl: «La localizzazione consente il rifornimento sia ai veicoli dell’autodromo utilizzati sulla pista (che non sono omologati per la circolazione sulla viabilità ordinaria), sia a chi utilizza gpl o metano nell’area di Monza, che trova qui un altro punto di approvvigionamento » fanno sapere infine da Regione Lombardia. Il numero dei distributori di metano è quintuplicato negli ultimi 10 anni in Lombardia e l’obbiettivo della giunta regionale è di avere un distributore ogni 45mila abitanti.

Il Parco Valle Lambro – Il Parco della valle del Lambro getta la spugna. Dopo il pronunciamento del Consiglio dei ministri, l’ente che tutela il corso del fiume Lambro e che per questo motivo tutela anche tutto il Parco di Monza, si chiama fuori non per cattiva volontà dalla questione. E lo fa per bocca del presidente, Emiliano Ronzoni: «Per noi, come ente parco, la storia finisce qui. Non abbiamo più alcuna voce in capitolo dopo il pronunciamento di Roma. Il nostro diniego all’intero progetto l’avevamo già espresso in sede di conferenza di servizi, insieme ad altri enti. Questo non è servito. Ora non possiamo più fare niente». Se a livello ufficiale, quindi, il Parco valle Lambro ha le mani legate, Ronzoni non risparmia una considerazione personale sull’intera vicenda: «Il progetto, se osservato attentamente, è ottimo. Ma perché realizzarlo lì? Perché scegliere di costruire un distributore di carburante all’interno del Parco di Monza? Questo centro per l’energia pulita lo facciano pure da un’altra parte. Non ha senso portare delle automobili nel Parco per fare rifornimento. Non si mostra alcun rispetto per la vocazione del Parco». Una vocazione, un vincolo quasi, che i funzionari del parco Valle Lambro hanno più volte ribadito in sede di conferenza di servizi. «La nostra posizione di diniego non è servita – conclude Ronzoni -. Io lì non ce lo vedo un distributore. Ripeto il concetto: non c’è alcun rispetto, in questo progetto, per la storia e l’unicità del Parco di Monza. Ma questa è solamente l’opinione del presidente del parco Valle Lambro. I nostri funzionari si sono espressi. Ora non possiamo più intervenire sulla vicenda».
Andrea Trentini
Monica Bonalumi
Davide Perego