Prodotti tipici, più 55 milioniIl salame brianzolo è il più noto

Prodotti tipici, più 55 milioniIl salame brianzolo è il più noto

Monza – Per la loro tavola i lombardi scelgono gusti genuini e sapori tradizionali. E in tempo di crisi la tendenza è di privilegiare la qualità dei prodotti “nostrani”, il cui consumo è aumentato mediamente in Lombardia del 4%, vale a dire 55 milioni di Euro in un anno, anche se costano di più. Complessivamente i lombardi spendono in un anno quasi 1,4 miliardi di Euro per comprare i prodotti tipici scegliendo prevalentemente formaggi (oltre 783 milioni di Euro), salumi (oltre 498 milioni di Euro) e vini. Il 35,3% dei lombardi consuma ogni giorno i prodotti tipici locali e la percentuale sale al 38,8% per chi li mette in tavola almeno una volta alla settimana. Anche se un lombardo su quattro ritiene il loro costo superiore agli altri prodotti, il 38,4% ne premia la genuinità.

E nei frigoriferi e dispense dei lombardi si scoprono anche i prodotti “etnici”. Contro il 46,6% dei “puristi” che non acquista prodotti enoganostronomici stranieri, il 15,5% consuma prodotti del commercio equosolidale e tra le tradizioni “etniche” va di moda il giapponese (9,8%). La maggioranza dei lombardi acquista normalmente i prodotti tipici presso la grande distribuzione organizzata (43,9%), circa un lombardo su quattro non ha preferenze su dove comprare ma c’è anche chi si rivolge direttamente al produttore (11,7%). E’ quanto emerge da una stima e da un’indagine “La Lombardia e il consumo dei prodotti tipici” che ha coinvolto circa 600 lombardi condotta dall’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza.
 
“La Brianza – ha dichiarato Luigi Nardi, Vice Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – ha un ricco patrimonio enogastronomico. Come Camera di commercio abbiamo scelto di intraprendere dei percorsi di valorizzazione delle eccellenze locali e abbiamo già attributo il Made in Brianza alla patata di Oreno e l’asparago rosa di Mezzago. Vogliamo continuare in questa direzione, promuovendo le qualità e le eccellenze della Brianza in uno spirito di fattiva collaborazione con tutti i soggetti che operano per lo sviluppo del territorio. “In Brianza il gusto per una buona alimentazione – ha dichiarato Enrico Origgi, Membro di giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza – è diventata impresa diffusa, dando i natali ad alcuni grandi marchi, noti a livello internazionali, e al contempo mantenendo le tradizioni con alcune produzioni locali valorizzate dagli esercizi commerciali presenti sul territorio.

E di alimentazione a chilometro zero, di enogastronomia locale e delle eccellenze di Monza e Brianza si parlerà in occasione di “Emerge il concorso per il miglior cuoco emergente del nord”, l’evento aperto al pubblico, in programma dal 13 al 15 giugno presso Villa Mirabello, all’interno del Parco di Monza. Per informazioni www.mb.camcom.it Le province lombarde tra prodotti tipici tradizionali… Bresaola, gorgonzola e taleggio sono i prodotti tipici più consumati dai lombardi. In particolare a Milano le preferenze vanno alla bresaola (44,1%) e al gorgonzola (30,5%), gradito anche dal 30% dei pavesi, oltre al vino “di bandiera” dell’Oltrepò (40%). Il classico polenta e gorgonzola va soprattutto a Brescia (rispettivamente 35,7% e 28,6%) e nella variante con taleggio a Bergamo (32,7%). La bresaola “trionfa” come prodotto tipico più acquistato anche a Monza e Brianza (40,9%), Como (53,3%) e Varese (45,3%). … e gli etnici Il 46,4% dei lombardi non acquista prodotti enoganostronomici stranieri, ma la percentuale dei “puristi” sale al 66,7% a Lecco e al 60% a Pavia. I più etnici sono i milanesi: circa tre su cinque comprano prodotti “importati”.
Boom dei prodotti del commercio equosolidale, soprattutto a Bergamo (23,1%), Varese (20,8%) e Monza e Brianza (20,4%). Tra le tradizioni “etniche” va di moda il giapponese (9,8%), soprattutto a Lecco (14,8%), Milano e Varese (11,3%).

La maggioranza dei lombardi acquista normalmente i prodotti tipici presso la grande distribuzione organizzata (43,9%). Il 30% dei pavesi si rivolge ai negozi di alimentari e alle gastronomie mentre il 25% si affida direttamente ai produttori, insieme al 21,4% dei bresciani.

Il salame della Brianza è il prodotto tipico più conosciuto in Brianza (40,9%) e ancor più in Lombardia (51,2%). Segue il caprino di Montevecchia: 29% in Brianza e 19,5% in Lombardia. In Brianza è nota anche la patata di Oreno 12,9% e l’asparago di Mezzago 11,8%.