Procultura, ”Dio e le scienze”:quattro incontri al Villoresi

Quattro serate del mese di maggio al teatro Villoresi dedicate al tema Dio e le scienze. E' la proposta di Procultura per l'edizione 2011 della rassegna Sentiri per l'infinito. Relatori: un biologo, un genetista, un fisico, un oncologo, un astrofisico, un filosofo e un poeta.
Procultura, ”Dio e le scienze”:quattro incontri al Villoresi

Monza – Come è nato l’universo? E’ la domanda che ogni persona, al di là del grado di istruzione ricevuta, si è posta. E che normalmente traina un secondo interrogativo, altrettanto e forse ancora più impegnativo: perchè c’è il mondo? A questi affascinanti interrogativi conta di dare alcune risposte la rassegna di quest’anno «Sentieri per l’infinito» organizzata da Procultura. Quattro serate sotto il titolo ”Dio e le scienze”, tutte concentrate nel mese di maggio, e sempre al lunedì, al teatro Villoresi di piazza Carrobiolo, con inizio alle 20.45. Ogni volta, la conferenza, che prevede in tre incontri la partecipazionne di due relatori, sarà preceduta da un preludio musicale a cura di Valeriano Borsotti.

Il biologo e il genetista
Si comincia lunedì 9 col tema «Evoluzione della vita e dell’uomo. Gli aspetti filosofici e scientifici». Relatori saranno Giovanni Monastra, biologo e saggista, e Paolo Vezzoni, ricercatore nel campo della genetica umana.

Il fisico e l’oncologo
Lunedì 16 maggio toccherà a Claudio Ronchi, fisico nucleare, e a Carlo Gambacorti Passerini, oncologo-ematologo, intrattenere i presenti sul tema: «La scienza e lo spirito. La visione del mondo e della vita dello scienziato».

L’astrofisico e il filosofo
Lunedì 23 a tema «La cosmologia. Le teorie scientifiche sulle origini dell’universo». Conferenzieri Piero Benvenuti, astrofisico, e Alessandro Salucci, filosofo-teologo.

Il poeta
Quarto e ultimo incontro lunedì 30 maggio, con il poeta scrittore Cesare Viviani. A tema: «Dal silenzio dell’universo alla voce degli affetti. La mediazione della poesia». Sul palco a fare da coordinatore e moderatore sarà padre Davide Brasca, barnabita.
Antonello Sanvito