Prima si chiude via Gramscipoi si penserà al megarondò

Prima si chiude via Gramscipoi si penserà al megarondò

Monza – La giunta Mariani ha deciso di risolvere la questione viabilistica di largo Mazzini. Approfittando dei finanziamenti governativi (133 mila euro) si può ora partire con la progettazione definitiva e la realizzazione del primo lotto di lavori che dovrebbero già portare i primi benefici per quanto riguarda i tempi di attesa semaforici nell’incrocio più trafficato della città. Il progetto di creare una rotonda su largo Mazzini è stato preso in considerazione da diverse amministrazioni negli ultimi 20 anni che hanno sempre desistito, data la sua complessità. Gli aspetti da tenere in considerazione per ripensare un incrocio sul quale confluiscono 4 assi viabilistici principali (e altri ingressi secondari), e che costituisce un anello di collegamento tra due parti della città, sono tantissimi: traffico di automobili, mezzi pubblici, pedoni e biciclette.

L’intervento, che segue uno studio di fattibilità fatto dalla società Trm, si snoda tramite una serie di passaggi indipendenti. Per questo potrebbe essere che dopo la realizzazione del primo lotto si decida di fermarsi per valutare gli effetti sul traffico e decidere se continuare con gli altri passaggi in base alle esigenze. Le modifiche inserite primo lotto di lavori (che potrebbero partire il prossimo anno), che prevedono la chiusura di via Gramsci con le relative modifiche alla viabilità e la sostituzione dell?impianto semaforico di largo Mazzini, potrebbero, infatti, portare già i primi benefici riducendo i tempi di attesa ai semafori (con l’eliminazione di una fase semaforica: quella di via Gramsci che resterebbe pedonale dall’incrocio con via Artigianellli fino a largo Mazzini.

I lotti successivi prevedono, come si legge nello studio di fattibilità, «lo sbinamento dei flussi in corso Milano e via Caduti del lavoro che diminuirebbe di una fase ulteriore il ciclo semaforico»; questo significa che verrà messa una svolta obbligatoria a destra per chi viene da via Martiri del Lavoro e si dirige in via Turati, mentre chi viene da Corso Milano e vorrà girare a desta verso via Azzone Visconti e via Turati non avrà più il semaforo. Il terzo lotto, infine, prevede l’unificazione, nei pressi della (futura) rotonda di largo Mazzini, di via Azzone Visconti con via Turati in modo tale da creare un unico accesso alla rotonda. Ma per il momento è prematuro pensare al secondo e terzo lotto sui quali si deciderà solo in base ai risultati dei primo e alla disponibilità di finanziamenti adeguati.