Ponzoni: «Delinquenti nel Pdl?Se la Lega Nord sa faccia i nomi»

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Desio – Elezioni anticipate? “Magari si”. A sbilanciarsi è uno dei politici più “chiacchierati” del momento. Massimo Ponzoni torna a farsi sentire. Pur non essendo più coordinatore del Pdl, a Desio resta un importante punto di riferimento per gli esponenti del suo partito. E ora dice la sua, dopo settimane di silenzio. “La situazione politica desiana è allucinante. C’e un clima da fantascienza”.

Commenta così il “tutti contro tutti” che si è creato, con la maggioranza spaccata e il consiglio comunale che fatica a riunirsi. Il nome di Ponzoni, indagato dalla Procura di Monza per corruzione, è citato nelle intercettazioni dell’inchiesta anti ‘ndrangheta , insieme ad altri rappresentanti locali del partito. Proprio in seguito alle indagini della scorsa estate, che hanno creato non poco imbarazzo nel centrodestra, la Lega Nord ha chiesto agli alleati “un segnale di discontinuità”.

“Ma quale imbarazzo – dice Ponzoni con tono deciso – Io sono fiducioso nella giustizia. Sono stato in Procura a Monza e ho trovato persone che stanno svolgendo egregiamente il loro lavoro. Sono ottimista”. E riguardo alla maxi operazione anti ‘ndrangheta delle forze dell’ordine che ha portato alla scoperta di un “locale” anche a Desio, uno dei 15 sgominati in Lombardia, Ponzoni sottolinea: “Desio non è l’unica città coinvolta: si è troppo concentrati, invece, sulla nostra città”.

E sugli attacchi dei leghisti, ma anche di ex compagni di partito: “Io ho sempre dato l’anima per il mio partito. Gli attacchi sono solo strumentalizzazioni”. Alla Lega non le manda a dire. “Il Carroccio non può pretendere dal Pdl un cambio di uomini. In base a che cosa? Se i leghisti pensano che qualcuno del nostro partito abbia sbagliato e che tra di noi ci sia qualche delinquente, lo dicano chiaramente, facendo nomi e cognomi. Altrimenti, meglio non parlare”.

Dalla difesa, Ponzoni passa all’attacco. “Piuttosto, la Lega pensi ai suoi uomini, non ai nostri. Noi non abbiamo mai preteso cambi di esponenti del Carroccio”. Nessun “segnale di discontinuità” dunque da parte del Pdl? “Se le cose vanno male, sono io il primo a dire che vanno cambiate, ma col tempo. Non è questo il caso”. Il muro contro muro, quindi, prosegue. “Siamo passati da una situazione armonica ad una gestione politica con due partiti che hanno due pesi diversi. Occorrerebbe calmare gli animi”.

E a chi contesta il fatto che ci siano troppe “riunioni informali”, ribatte: “Le scelte, finora, sono sempre state condivise e discusse nelle sedi di partito. Siamo arrivati ad una situazione allucinante: chi non sa nemmeno cosa sia la politica si permette di dare ordini”. Impossibile, quindi, una riconciliazione tra alleati? “Forse, tra poco potremo anche tornare a votare” conclude il politico desiano.
Paola Farina