Ponzoni accusato di corruzioneDesio, Fiamme gialle in municipio

Desio – Massimo Ponzoni indagato per corruzione. L’esponente del Pdl, ex assessore regionale, è stato raggiunto da un avviso di garanzia, che gli ha recapitato la Guardia di Finanza. Un pool di magistrati della Procura di Monza (Walter Mapelli, Giordano Baggio e Donata Costa) indagano su una presunta tangente da 220 mila euro che il politico avrebbe intascato per un’operazione urbanistica sul Pgt desiano, da un costruttore bergamasco, Filippo Duzioni (con un ufficio a Giussano).

L’imprenditore avrebbe chiesto a Ponzoni un suo interessamento per fare cambiare la destinazione d’uso di alcune aree, trasformandole da agricole a edificabili. Proprio per avere ulteriori accertamenti, giovedì mattina la Guardia di Finanza di Paderno Dugnano si è presentata in comune. Le fiamme gialle hanno perquisito gli uffici e hanno acquisito un faldone di documenti. Hanno portato via copie del Pgt adottato lo scorso anno. Ma, sembrerebbe, anche documenti urbanistici più datati. Per ora, gli inquirenti mantengono riserbo sulle indagini.

L’attenzione sarebbe rivolta a tutto il Piano di Governo del Territorio. In particolare, però, nel mirino degli investigatori, ci sarebbero quelle aree oggetto di grossi interventi: San Giuseppe, al confine con Seregno, e la zona al confine con Muggiò, in cui sorgerà il centro commerciale Pam Antares. Le due zone una delle più discusse, insieme all’area in cui sorgerà il centro commerciale Pam Antares, al confine con Muggiò.

A San Giuseppe è prevista la realizzazione di capannoni, nuove case e un albergo. Al confine con Muggiò il centro commerciale, con tanto di torre alta 70 metri per il direzionale. I due progetti sono stati previsti nel nuovo Pgt. Secondo l’accusa Ponzoni avrebbe fatto da intermediario con tra l’imprenditore e i funzionari pubblici, sfruttando il suo potere d’influenza. Il politico desiano si difende.

“Non ho mai percepito somme di denaro per finalità illecite ed ho sempre improntato la mia attività politica ed amministrativa alla ricerca del bene comune”, dice. Ma l’indagine non si fermerebbe all’urbanistica. Sembra infatti che gli investigatori si stiano concentrando anche sui legami con i clan della ‘ndrangheta, su cui starebbe lavorando il pm Ilda Bocassini. Indiscrezione per il momento smentita dagli stessi pm.

“Si tratta di accuse generiche- commenta nel frattempo l’avvocato Luca Ricci, difensore di Ponzoni- abbiamo chiesto di essere sentiti in Procura per fare chiarezza sulla vicenda”. I parlamentari lombardi, intanto, hanno chiesto a Ponzoni di autosospendersi dal partito. E in Regione l’opposizione di centrosinistra ne chiede le dimissioni da consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza.
Paola Farina