Orson Welles, genio infinitoe grandissimo cialtrone

Orson Welles, genio infinitoe grandissimo cialtrone

Monza – Un omaggio ad un grande artista. Con un ritratto ironico, graffiante. Al giro di boa della stagione, arriva sul palco del Binario 7 “Orson Welles’roast”, monologo di bella fattura scritto a quattro mani da Michele De Vita Conti e Giuseppe Battiston. Si tratta di una produzione della Fondazione Teatro Piemonte Europa molto apprezzata dal pubblico e dalla critica: è valsa a Giuseppe Battiston il Premio Hystrio 2009 come miglior interprete e una nomination ai Premi Olimpici del Teatro 2009. “Abbiamo provato ad evocare il grande maestro e la forma più opportuna ci è sembrata quella del ‘roast’, che potremmo tradurre letteralmente come arrosto, come elogio al contrario “, precisano i due autori.

Si sono conosciuti una ventina di anni fa alla Scuola Civica d’ Arte Drammatica Paolo Grassi. Battiston era nel corso attori, De Vita in quello riservato ai registi. Michele, dopo una delusione professionale, è emigrato a Berlino, dove vive da una quindicina d’ anni. Da tempo aveva voglia di tornare a lavorare con Giuseppe. Dopo aver realizzato due spettacoli su personaggi del calibro di Antoine de Saint-Exupery ed Edgar Allan Poe, ha proposto a Giuseppe di cimentarsi su Orson Welles. “Abbiamo cercato di immaginare come sarebbe un breve incontro con Orson Welles, se potesse, solo per un’ora, tornare a stare tra di noi. Ci parlerebbe della sua vita, dei suoi film, della sua meno conosciuta attività teatrale? Ci svelerebbe qualche segreto della sua tecnica straordinaria o spenderebbe tutto il tempo a disposizione per raccontare aneddoti esilaranti? Scaglierebbe, indignato, invettive contro i nemici di allora e gli orrendi tempi moderni o ne sorriderebbe bonariamente? Probabilmente tutto questo ed altro ancora. A noi piace ricordarlo così. Genio infinito e grandissimo cialtrone. Senza nulla nascondere”.

Battiston è certamente anche uno dei più interessanti attori del nostro cinema. Lo troviamo nei panni dell’idraulico-detective di “Pane e tulipani” di Soldini, nel nevrotico piccolo imprenditore di “Non pensarci” di Zanasi, e ancora, ma la lista potrebbe proseguire, ne “La giusta distanza” di Mazzacurati, che gli è valso il premio come miglior interprete all’ultima Festa del Cinema di Roma, e “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini. Sabato 27 il sipario si apre alle 21. Domenica doppia rappresentazione, alle 16 e alle 21. Biglietti d’ingresso a 18/12/6 euro. Informazioni allo 039-2027002.
m.p.

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