Nuovi certificati online, la paralisiI medici di Monza: Subito proroga

Monza – «Egr. Dottore, Gent.le Dott.ssa, Si comunica che per problemi su i sistemi informativi degli Enti Centrali il servizio Certificati di Malattia non è al momento disponibile. A disposizione per eventuali chiarimenti». Inizia così la giornata di martedì per i medici di medicina generale della Lombardia, con messaggio nella casella di posta elettronica che avvisa che il sistema per la trasmissione dei certificati online è andato in tilt e non funziona. Sembra uno scherzo, proprio nel giorno in cui entra in vigore il decreto Brunetta che impone, per legge, a tutti i medici, la trasmissione per via telematica dei certificati di malattia direttamente all’Inps. La data di entrata in vigore del decreto è stata già prorogata più volte, proprio a casa dei disguidi informatici, ma ora il ministro non ha intenzione di concedere altre proroghe e i medici sono sul piede di guerra e minacciano scioperi.

«Ci sono troppe criticità -spiega Vito Sileo, medico di medicina generale e presidente dell’ordine dei medici di Monza e Brianza- durante una riunione a Roma alla federazione dei presidenti degli ordini abbiamo chiesto di avere una proroga». Nei dieci mesi di “sperimentazione” sono stati inviati in Italia 4 milioni di certificati online su 50 milioni complessivi. «Chi cerca di adeguarsi alla legge -spiega Sileo- trova mille ostacoli. Il call center che deve essere chiamato in caso di visite domiciliari se non c’è la possibilità di connettersi subito al computer è sempre occupato, il sistema di trasmissione è spesso bloccato, ci sono intere giornate in cui non è possibile inviare i certificati. Il momento di maggior difficoltà è il lunedì mattina. Perdiamo ore e ore davanti allo schermo del computer».

Secondo il decreto tutti i medici devono adeguarsi alla legge creata per agevolare i cittadini ed evitare di spendere milioni di euro in carta. «Il problema è che anche i medici del pronto soccorso dovrebbero inviare certificati online – prosegue Sileo – ma in questi mesi non ho mai visto un solo certificato partire dal San Gerardo. Molti ospedali non sono ancora attrezzati». Cosa fare? «Ho proposto nei prossimi giorni -prosegue il presidente dei medici di Monza e Brianza – un incontro con i direttori sanitari degli ospedali della provincia per istituire un tavolo tecnico per fare in modo che anche i medici ospedalieri siano pronti ad inviare i certificati online».

L’ordine dei medici contesta le sanzioni previste dal decreto: «Ci sembrano punitive – prosegue Sileo – non modulate a seconda della gravità dell’inadempienza. Chiediamo ancora una proroga di qualche mese per permetterci di lavorare serenamente. La nostra zona è un’isola felice, oltre l’80% dei medici si è adeguato, ma ci sono realtà bene diverse».
Rosella Redaelli