Notturni magici in Villa Reale

Monza – Una notte magica, fatta di colori, luci e profumi. Un tuffo in un mondo fantastico, in una fiaba straordinaria nello scenario suggestivo del roseto della Villa Reale. Un grande successo di pubblico per “Le Rose di Bach” evento organizzato venerdì e sabato sera che ha visto centinaia di persone ammirare, applaudire e partecipare a uno spettacolo originale e interattivo. Protagonista dell’allestimento, ideato e diretto da Saul Beretta dell’associazione “Musicamorfosi”, il grande Bach, non soltanto il compositore padre della musica classica. Ma anche Edward Bach, padre della medicina naturale e Pdq Bach, presunto erede del maestro della musica occidentale che vantava una lunga discendenza di musicisti. Gli spettatori accorsi numerosi da tutta la Lombardia si sono trovati immersi in una grande fiaba: danze, luci, sonorità. Il tutto avvolto nelle fragranze delle rose appena sbocciate. Donando a chi ne veniva travolto una grande sensazione di pace e di benessere. Perché proprio questo era l’obiettivo dell’iniziativa, dove l’arte, la musica, la danza cullavano e coccolavano lo spettatore. Non più nelle vesti di semplice osservatore dell’evento, ma di attore vero e proprio, non fermo ma in continuo movimento tra i filari di rose dove si è trovato a incontrarsi con musicisti e danzatori. Dall’ingresso nel roseto si veniva subito avvolti da luci soffuse e da calde sonorità. Per poi intraprendere un percorso tra i fiori incontrando musicisti e ballerini che avvolti nei loro candidi costumi coinvolgevano i presenti in mondi antichi e spettacolari. Con i suoni dei clarinetti, sax e contrabbassi ma anche di strumenti antichi e lontani, sulle note non solo di Bach. Oltre ai video e alle proiezioni che illuminavano la facciata dell’edificio. Un evento ben lontano dai canoni tradizionali della classica rappresentazione e del concerto che, proprio grazie allo scenario romantico e inusuale del roseto, ha donato ai numerosi intervenuti una brezza di leggerezza e di serenità. Tra i momenti più coinvolgenti le romantiche danze dei ballerini, quasi a creare un tutt’uno con i filari dove si muovevano sinuosi e leggeri. Su quelle note magiche che fluttuavano tra le rose in penombra e i volti di musicisti e ballerini illuminati da raggi di luce. Barbara Apicella