«Nessun pericolo per la salute»Ma il petrolio del Lambro è nel Po

Il comitato provinciale della Protezione civile esclude pericoli per la sanità pubblica. Ma da Piacenza arriva la notizia che le ''panne di assorbimento'' predisposte sul Lambro non bastano più. E il gasolio è nel Po. Inviateci foto e testimonianze...

Monza – Il comitato provinciale di Milano della Protezione civile esclude per il momento pericoli per la sanità pubblica legati all’ingente sversamento di idrocarburi nel fiume Lambro scoperto nella notte tra lunedì e martedì. E’ quanto si legge in una nota diffusa al termine della riunione di mercoledì mattina a Milano. Regione Lombardia informerà le diverse fasce di utenti sull’evoluzione del disastro ambientale. Intanto le autorità presenti all’incontro hanno preso atto che l’evento è stato causato quasi certamente da un atto doloso, e, come tale, assolutamente imprevedibile.

Arpa Emilia.
Ma le cattive notizie arrivano da Piacenza: le “panne di assorbimento” predisposte sul fiume Lambro per contenere il gasolio «non riescono più a contenere le sostanze inquinanti». A dirlo è Sandro Fabbri, direttore dell’Arpa di Piacenza, contattato telefonicamente da Apcom. Fabbri ha confermato che «una quantità moderata di sostanze inquinanti ha già raggiunto il Po questa mattina in territorio piacentino e ha superato Piacenza. Nel pomeriggio è previsto l’arrivo sul Po del grosso della chiazza inquinante, che dovrebbe essere molto densa e molto consistente, con uno spessore di almeno un centimetro». L’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente dell’Emilia, ha predisposto insieme alla Prefettura di Piacenza e ai vigili del fuoco «altre quattro panne di assorbimento sul Po, tre a monte di Piacenza e un’altra a valle». Non è possibile prevedere al momento l’efficacia degli sbarramenti predisposti, perchè dipende da come il gasolio si distribuirà sul fiume.
La quantità di sostanze inquinanti sversate sul Lambro è stata stimata «tra i 3mila e i 5mila metri cubi – ha detto Fabbri – cioè tre-cinque milioni di litri».

Il centro coordinamento soccorsi attivato martedì presso la prefettura di Milano, prosegue intanto l’attività di monitoraggio e di intervento lungo il corso del fiume. Il centro coordinamento soccorsi ha inoltre allertato le prefetture di tutte le province interessate dal corso dei fiumi Lambro e Po nonché la Regione Emilia Romagna. Tale ente ha già messo a disposizione uomini e strumenti per contenere la sostanza oleosa in prossimità del Po.
ApCom