Nasce mezz’ora dopo mezzanotte:Matteo primo monzese del 2011

Nasce mezz’ora dopo mezzanotte:Matteo primo monzese del 2011

Monza – Un anno nel segno di Monza: Matteo è nato il giorno uno, del mese uno, di un anno che di numeri uno ne ha in abbondanza, il 2011. Ed è il primo figlio dei monzesi Mauro e Silvia Barelli, lui 39 e lei 33 anni, impiegati, venuto alla luce trentaquattro minuti dopo la mezzanotte del primo giorno dell’anno all’ospedale San Gerardo. Un bambino di tre chili che non ha obbligato i genitori a una corsa fino al reparto di ostetricia, come spesso succede, abbandonando il cenone di San Silvestro e la compagnia degli amici: Matteo sarebbe dovuto nascere quattro giorni prima, allora era il termine della gravidanza, ma ha deciso evidentemente che tanto valeva aspettare l’inizio dell’anno nuovo e regalare qualche simbolica emozione in più a mamma e papà, senza però prenderli alla sprovvista. “Quando abbiamo sentito i botti, è arrivato Matteo” racconta a poche ore dal parto Mauro, a fianco della moglie Silvia, felici di abbracciare il neonato alle prese con le prime poppate. Erano arrivati in ospedale la mattina del 31 dicembre, un appuntamento con i medici per eseguire un controllo: meglio restare in ospedale, hanno detto loro gli specialisti del San Gerardo, perché ormai era tempo. Poi il travaglio, l’attesa e finalmente il parto, arrivato poco più di mezz’ora dopo lo scoccare del primo minuto del 2011. “Un momento indimenticabile” dicevano abbracciando con gli occhi il loro primo figlio la mattina del primo gennaio. Poche stanze più in là c’era Maria Skripa, che la sua piccola Adriana l’ha messa al mondo un’ora prima, alle 23.25 del 31 dicembre: la bimba al contrario di Matteo ha avuto fretta, dal momento che il suo termine era fissato proprio per il primo gennaio. “Tanto dolore, sì, ma non importa”, raccontava la 26enne nata in Ucraina e oggi residente a Cinisello Balsamo, insieme al marito Stefano: lui è arrivato in Italia cinque anni fa ed è muratore, lei un anno dopo, e si sono conosciuti in Italia. Maria era arrivata in ospedale alle 9 dell’ultimo giorno dell’anno insieme a Stefano, che le è stato accanto anche in sala parto e ha visto con la madre nascere la loro prima figlia. “Sono stati tutti bravissimi, qui in ospedale” raccontava la madre sabato mattina, aspettando di abbracciare di nuovo la piccola Adriana, 3,250 chili alla nascita: “è bravissima” assicurava la neomamma, “non piange nemmeno”. E poi? “E poi il secondo figlio. Vedremo. Prima o poi arriverà”.