Mostra sul paesaggio in Arengario:le stampe delle raccolte civiche

Mostra sul paesaggio in Arengario:le stampe delle raccolte civiche

Monza – E’ stata inaugurata venerdì sera la mostra "Il paesaggio delineato nelle stampe dei musei civici di Monza",presso il salone dell’Arengario.
Una mostra che si propone come corollario di quella dedicata al tema el paesaggio in corso al Serrone di Villa Reale.
"Lo scorso anno- spiega l’assessore alla cultura Alfonso Di Lio- abbiamo pensato di affiancare alla mostra sul ritratto al Serrone un’esposizione di incisioni e stampe sullo stesso tema. Quest?anno replichiamo scegliendo il paesaggio, portano alla luce alcune delle migliaia di stampe delle collezioni comunali".
Non a caso le due mostre in corso, fanno parte del progetto "Gemme di Monza", che intende far conoscere ai monzesi e non solo i tesori della città da più i 25 anni conservati nei depositi di Villa Reale.
Curata da Dario Porta e Francesca Milazzo, la mostra in Arengario propone una sessantina di opere presentate in sei sezioni: "il paesaggio e la figura" che mostra l’Eden con paesaggio archetipo, "il paesaggio di campagna","il paesaggio d’acqua", la "Città", il "Mondo" e la "Notte".
La stampa più antica in mostra è del XVI secolo e si trova nella prima sezione, è di Cornelius Cort e raffigura San Gerolamo nel deserto. E’ una delle poche cinquecentine catalogate da Paolo Bellini nel 1981 e quasi tutte trafugate nello stesso anno.
La più recente chiude la mostra ed è di Federica Galli, l’inciditrice di Soresina recentemente scomparsa a cui Monza aveva dedicato lo scorso anno una bella antologica. Si tratta di un’opera realizzata nel 1958 che raffigura una cancellata e la luna.
"Non mancano anche alcuni monzesi illustri – spiega Porta – come Riccaro Colombo e la sua veduta del Lambro a San Gerardino o Fulvio Comi con "Stoppie in Brianza", vincitore del premio di incisione Anselmo Bucci".
Per gustare al meglio la mostra a non perdere gli appuntamenti collaterali a cura di Paolo Bellini.
Il 15 aprile alle 18 si parla di "Maschere per nascondere", il 22 di "Maschere per sembrare" e il 29 di "Maschere per crederci". La mostra resta aperta fino al 17 maggio dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e alle 15 alle 19,sabato,domenica e festivi dalle 10 alle 19.Ingresso libero.
Ricordiamo inoltre che la mostra "Orizzonti. Paesaggi dalle Raccolte Civiche Monzesi" ,aperta fino al 3 maggio al Serrone di Villa Reale, sarà visitabile anche il lunedì di Pasqua .
Da ammirare qui ci sono 110 capolavori delle raccolte civiche monzesi tra cui le opere di Eugenio Cecconi, Achille Tominetti, Eugenio Gignus, Emilio Borsa, Eugenio Spreafico, Pompeo Mariani e Guido Cinotti per il XIX secolo mentre il Novecento è rappresentato da Eugenio Bajoni e Fausto Cattaneo, Anselmo Bucci, Donato Frisia, Erme Ripa o Gino Meloni.
Rosella Redaelli