Monza, tumore alla mammella:cresce la percentuale di guarigione

Monza – In crescita sul territorio lombardo e anche brianzolo il numero di donne colpite da tumore alla mammella. Ma in crescita anche le percentuali di guarigione. Buone e cattive notizie che sono state fornite nell’incontro “Stili di vita & cancro” organizzato la scorsa settimana dagli Istituti clinici Zucchi insieme all’Asl di Monza e Brianza.

Una serata in cui sono stati forniti buoni consigli ma anche numeri interessanti: “L’ 80 percento delle donne che hanno avuto un tumore alla mammella –ha illustrato Giuseppe Monaco, medico dell’Asl di Monza- oggi riescono a guarire. E, in particolare, sul territorio dell’Asl di Monza la mortalità resta dello 0.93 percento, inferiore rispetto a quella del resto della Lombardia”.

Se questi appena illustrati sono dati positivi, resta comunque la negatività di un altro numero: “Il 17 percento delle donne che muoiono per tumore –ha continuato Monaco- è per tumore alla mammella”. Una patologia che può essere, oltre che curata, anche prevenuta. Anche grazie agli screening proposti periodicamente dall’Asl: nel 2008 quasi 13mila donne brianzole sono state sottoposte a controlli. A una prima mammografia, l’8.7 percento è risultato positivo o, meglio, non negativo (“Con questo termine –ha spiegato il medico dell’Asl- intendiamo che sono necessari ulteriori approfondimenti”). Al secondo controllo d’approfondimento, solo lo 0.67 percento ha avuto bisogno di essere operata: “Nei casi in cui la mammografia ha dato risultati non negativi –ha chiarito ancora Monaco- il 90 percento delle pazienti non avranno poi bisogno di sottoporsi ad intervento”.

Anche nel 2009, a fronte di uno screening su quasi 20mila donne, le malignità accertate sono state un centinaio. A spiegare nel dettaglio cosa fare in caso di malignità è stato poi Giovanni Ciuffo, responsabile del centro di senologia degli Istituti clinici Zucchi: “Le donne sopra i 45 anni devono sottoporsi a mammografia almeno ogni 2 anni. Per le più giovani è consigliabile un’ecografia ma è importante che le donne di qualsiasi età imparino anche l’autoesame al seno”.

Controlli consigliati a tutte le donne, quindi, a partire dall’età dello sviluppo. Ma soprattutto a quelle “a rischio genetico”: “Le donne che contraggono tumore al seno tra i 25 e i 45 anni hanno molta probabilità di avere un tumore ereditario”. Per prevenire, invece, i tumori gli esperti degli Istituti Zucchi hanno anche illustrato le cause dei principali tumori riassumibili nel tabagismo, nella cattiva alimentazione, nell’abuso di alcol, nella mancanza di attività sportiva e nell’inquinamento ambientale (radon presente nel terreno dal quale si sprigiona naturalmente: 3mila morti l’anno per inalazioni da radon solo in Italia).
Elena Lampugnani